Il sangue dell'onore è un saggio del professor Marco Cavina tutto dedicato a un antichissimo istituto europeo, che trovò il suo momento di massima fioritura in età rinascimentale e barocca ma si protrasse con grandi favori anche fin dopo il secondo dopoguerra. Stiamo parlando del duello.

L'autore è probabilmente tra i massimi esperti mondiali sul tema e, in poco più di trecento pagine, riesce a sviscerare l'intera materia con una profondità encomiabile. C'è davvero di tutto: le origini barbare del duello ordalico, le varie forme di duello d'onore e giudiziario, il "proibizionismo" post-tridentino a opera della Chiesa, che costrinse nobili e meno nobili al duello in clandestinità. Ma anche una profonda disamina sulle differenze che l'istituto del duello assunse in Francia, Italia, Spagna, Inghilterra, Russia, Germania (imperdibile la parte sui duelli goliardici degli studenti universitari tedeschi), nonché una panoramica sul pensiero "moderno" di Napoleone a proposito del duello e il suo lento scomparire nel corso del Novecento.

Non manca nemmeno una storia della trattatistica che, dal Cinquecento a oggi, ha cercato di codificare tutte quelle consuetudini di uso comune (il guanto o il cartello di sfida, il privilegio di scegliere le armi, la richiesta di un campo franco a un signore super partes, ecc.) che poi divennero regola; inframmezzati al tutto, alcuni episodi emblematici o particolarmente curiosi, come i duelli del Duce o di Oscar Luigi Scalfaro (che fu sfidato, ma preferì declinare).

Un saggio insomma che a una completezza davvero esauriente unisce una prosa scorrevole, immaginifica, ricercata (ma senza essere obsoleta o barocca); gli episodi di duelli storici sono anzi narrati con la stessa intensità e partecipazione di un thriller rinascimentale.

Il sangue dell'onore è dunque un libro dalla lettura estremamente appagante, in grado di far appassionare a un'usanza sociale entrata in profondità nell'immaginario collettivo occidentale e che era ancora attiva solo fino a pochi decenni fa. Da non perdere.