Famiglia sul punto di disintegrarsi per via della noia che la fa oramai da padrona tra le lenzuola e non, trova di colpo la soluzione ai problemi grazie alla provvidenziale assunzione di tale Grace, governante dai modi melliflui ma che alla bisogna non disdegna i modi spicci per togliere di mezzo gli ostacoli, animali e umani non fa differenza, che si frappongono tra la famiglia e la beatitudine.
Finché dura, e dura fino a quando la famigliola non scopre il passato tutt’altro che irreprensibile della governante, La famiglia omicidi di Niall Johnson non mostra cedimento alcuno: cattivo quanto basta, seppure più soft di La signora ammazzatutti, fa ridere amaro per come mette alla berlina le piccole nevrosi famigliari e il machismo americano quando si tratta di corteggiare una signora inglese (lui è Patrick Swayze, lei Kristin Scott Thomas).
Purtroppo svelato l’arcano per colpa dell’immancabile TV, il ritmo si affloscia e il tutto diventa pura e semplice accademia, e neanche il finale acidulo rimette del tutto le cose a posto.
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