Tess Gerritsen è presente sul mercato italiano e internazionale da diversi anni e non ha nulla da invidiare alle varie Patricia Corwnell e Katy Reichs. Quello è il filone e forse a un successo più vasto e riconosciuto manca solo l’iniziativa… dei lettori, la volontà di provare un nome relativamente poco riconosciuto per approdare a un divertimento assicurato. La detective Jane Rizzoli dopo aver affrontato un temibilissimoo serial killer in Il chirurgo e Lezioni di morte, si trova in coppia con Maura Isles, anatomopatologa, del Dipatimento di Polizia di Boston. I casi da risolvere sono due ma appaiono presto intrecciati. Corpi senza volto, corpi di donne mutilate emergono nella città come vecchi segreti che tutti vorrebbero scordare. Come antiche relazioni che tornano a galla al momento meno opportuno a complicare la vita sentimentale delle protagoniste. È il caso di quanto accade a Maura che si ritrova di fronte l’ex marito e non riesce a capire se sia il sentimento, l’opportunità o qualcosa di più oscuro a giustificare tale ricomparsa. Di sicuro il caso in cui Maura e Jane si ritrovano invischiate ha un inizio fulminante, nella cornice di un esclusivo convento monacale i corpi di due religiose vengono ritrovate in una notte di neve e gelo. Una giovane novizia e un’anziana sorella. Una delle due è ancora viva, anche se per il momento incapace di parlare. L’altra, la giovane di buona famiglia entrata in convento per inspiegate e inspiegabili ragioni…era incinta. E quale legame c’è con il cadavere sfigurato di un’altra donna che spunta in un diverso, quasi antitetico scenario, dall’altra parte della città?

Un thriller che ci spiace definire “vecchia maniera” perchè di vecchio non ha niente se non quella capacità di avvincere il lettore alla ricerca di un sano divertimento investigativo mescolato alle tribolazioni personali delle protagoniste. Tess Gerritsen cavalca con abilità un genere di cui non è l’ideatrice - e forse questo potrebbe essere considerato un difetto - ma dimostra di avere al suo arco le frecce giuste e di saperle scagliare al momento opportuno. Costruisce così un ottimo “giallo” che concede al lettore esattamente ciò per cui ha pagato. Il che, di questi tempi, non è poco.