Si parte da Piazzale Loreto, con le esclusive foto a colori di Mussolini e dei gerarchi fascisti appesi ad un distributore di benzina il 29 aprile del '45, per arrivare alle immagini e alle storie delle tante tragedie, da Seveso a Bologna a Stava, che hanno costellato l'Italia dal dopoguerra in poi e che sono rimaste senza colpevoli certi: il numero 2 del bimestrale L'Europeo con Impuniti ha mandato in edicola una monografia che si propone di "ritessere il filo della memoria" (8 euro).
Lo ha spiegato il direttore del bimestrale di Rcs, Daniele Protti, presentando la rivista insieme con i giornalisti Luca Telese, Enzo Magrì e Ranieri Orlandi.
"Abbiamo voluto raccontare la storia dimenticata di questo Paese - ha detto Protti - stragi e disastri che hanno solo vittime e non colpevoli. Ecco perchè abbiamo voluto intitolare questo numero Impuniti. E nel contempo, accanto a tanti impuniti ospitiamo, contraddizione voluta, l'intervista ad un punito che sta ancora pagando e che non parlava da diverso tempo, Renato Vallanzasca, 56 anni di cui 36 fino ad oggi trascorsi in galera".
"Ma anche le uniche foto a colori di piazzale Loreto - ha aggiunto - che furono pubblicate per la prima volta negli anni '70 in esclusiva mondiale sempre da L'Europeo, rientrano nel discorso di questo numero. Credo infatti che quella esposizione di cadaveri a testa in giù fu una delle cose meno nobili, meno positive, di quella guerra. È probabilmente una comprensibile vergogna di una guerra civile ma di quel che accadde quel giorno non deve andare fiera neppure la Resistenza".
Nel numero in edicola si racconta, con ricchezza di immagini, della strage di Portella della ginestra, dell'aereo di Ustica, del dramma del Vajont, della funivia del Cermis, di Seveso inquinata, di Stava sepolta dal fango e della strage di Bologna. Ma si parla anche degli anni di piombo e di omicidi politici impuniti e viene tra l'altro ricostruita la complessa vicenda della morte dei due giovani milanesi Iaio Iannucci e Fausto Tinelli legati al centro sociale Leoncavallo.
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