Dal 1945 al 1980: quasi cinquant'anni di crimini esaminati e raccontati da due illustri giornalisti e messi sullo scaffale delle librerie dalla casa editrice Marco Tropea.
Mambo Italiano - Tre lustri di fatti e misfatti - 1945-1960: Dai pentoloni in cui Leonarda Cianciulli bolliva le sue vittime alla Beretta che la contessa Bellentani usò contro il suo amante davanti a centinaia di testimoni. E poi, la furia omicida di Rina Fort, che non risparmiò neppure un bimbo di pochi mesi; la morte misteriosa di Wilma Montesi, che portò il Paese a una grave crisi politica; la vendetta di Pupetta Maresca, vedova della camorra, assassina del boss che le aveva ammazzato il marito. Sono alcuni dei grandi delitti che infiammarono gli anni dal 1945 al 1960, quando l’Italia stava faticosamente uscendo dalla miseria del dopoguerra per affacciarsi al miracolo economico. Un paese contraddittorio che amava Fausto Coppi e seguiva alla tv Lascia o raddoppia, che si spostava in Vespa e applaudiva Togliatti e De Gasperi. Un’epoca di progresso e processi: grandi, avvincenti, destinati a dividere l’opinione pubblica in colpevolisti e innocentisti per delitti violenti e appassionati, su cui ancora grava l’ombra del dubbio.
"In queste pagine i fatti di sangue perdono il loro carattere di occasionalità per diventare simboli delle fasi di trasformazione. Se i delitti di Mambo italiano erano quelli degli anni della ricostruzione, quelli di Kriminal tango appartengono all'Italia del benessere incipiente. Molti dei casi qui trattati hanno caratteristiche tali da trascendere il singolo episodio per diventare una rappresentazione del collettivo, uno specchio o uno spaccato della società dell'epoca, con conseguenze che, talvolta, perdurano."
(dall'introduzione di Giorgio Galli)
Kriminal Tango - Delitti celebri nell'Italia del boom - 1960-1970: Sono gli anni in cui l'Italia cambia e si lascia alle spalle i giorni del dopoguerra: il benessere sembra alla portata di tutti; l'economia è in crescita; La dolce vita fa scandalo ma diventa subito cult; si diffonde il desiderio di trasgredire norme e regole ormai antiquate; le donne iniziano a ritagliarsi spazi di indipendenza sul lavoro e nel privato; i giovani cominciano a imporre le mode. Sono gli anni del boom.
Anche i crimini cambiano. Forse ci sono meno rapine a mano armata, anche se episodi spettacolari, come il colpo in via Montenapoleone del 1964 o la banda Cavallero, mostrano che quell'agognato benessere non è così a portata di mano. L'opinione pubblica segue, affascinata e scandalizzata, i delitti a sfondo sessuale, storie torbide cariche di gelosia, rancore e passione: la coppia diabolica del caso Bebawi; don Giovanni Lapina, il parroco dongiovanni ucciso da una delle sue amanti o il bizzarro mènage matrimoniale del marchese Casati Stampa, culminato in un duplice omicidio e un suicidio. Sono anche gli anni dei misteri della Prima repubblica, come la morte sospetta del presidente dell'Eni Enrico Mattei in un incidente aereo o il sequestro del giornalista Mauro De Mauro, autore di inchieste scottanti che forse sapeva troppo sulla scomparsa dello stesso Mattei.
Casi celebri, minuziosamente raccolti e commentati dai giornalisti Pier Mario Fasanottti e Valeria Gandus, che hanno dato corpo a sogni e paure di un popolo frastornato dal primo assaggio del consumismo, diviso tra Gigliola Cinquetti e i Beatles. Ma questi stessi delitti possono essere letti come il termometro di un paese, della sua evoluzione politica e sociale, tracciano una storia d'Italia inedita e affascinante, destinata a proseguire nei prossimi volumi fino ai giorni nostri.
Bang Bang - Gli altri delitti degli Anni di Piombo - 1970-1980: Illegalità di massa e femminismo, terrorismo brigatista e stragi nere, il compromesso storico e gli indiani metropolitani, i centri sociali e i festival di Re Nudo: gli anni settanta sono segnati come pochi altri dalla politica. Anche una pettinatura, un capo d’abbigliamento diventano segnali di appartenenza, scelte di campo evidenti e consapevoli.
Persino i delitti più privati, o le imprese della più tradizionale criminalità comune, finiscono col tingersi di una delle tante sfumature che compongono l’arcobaleno ideologico di quegli anni.
Luciano Luberti, che si guadagna il suo quarto d’ora di macabra celebrità dopo aver vegliato per tre mesi il cadavere dell’amante coprendolo di fiori e profumi, era in realtà già conosciuto come “il boia di Albenga”, torturatore di partigiani per conto dei tedeschi ai tempi della Repubblica di Salò. Riuscirà a rimanere a lungo latitante grazie alla complicità di vecchi e nuovi camerati. Complicità simili scatteranno per facilitare la fuga di alcuni dei protagonisti del delitto del Circeo, neofascisti della Roma bene che si abbandonano a una notte di violenza e morte martoriando due ragazze delle borgate, ai loro occhi “esseri inferiori”, mentre un identico cocktail di superomismo e disprezzo per le donne anima i due sanbabilini milanesi che un giorno del 1976 uccidono all’Idroscalo la loro amica Olga Julia Calzoni.
Anche un bandito all’antica come Vallanzasca finisce per costeggiare i territori infidi della destra estrema, ma come compagno di evasione si sceglie il brigatista Corrado Alunni. Massimo Carlotto, accusato dell’omicidio di una ragazza, è di Lotta continua, mentre Peppino Impastato, martire della lotta alla mafia, milita a sua volta nella nuova sinistra. Il dibattito sulle implicazioni politiche dell’omicidio di Pasolini arriva fino ai nostri giorni e persino per una tragedia familiare come la strage dei Graneris si parlerà di una “pista nera” a causa delle simpatie neonaziste del fidanzato di Doretta, l’assassina.
I casi celebri raccolti e narrati da Pier Mario Fasanotti e Valeria Gandus sono lo specchio di una società tanto dinamica quanto spaventata da se stessa, lacerata da una modernizzazione forzata e traumatica, da contraddizioni aspre ed evidenti. Come dimostra il numero impressionante di delitti che vedono vittime donne incolpevoli negli anni del femminismo più combattivo, ancora una volta la cronaca nera si conferma termometro del paese, storia d’Italia “parallela” e rivelatrice.
Mambo italiano - Italia in bianco e "nera" di Pier Mario Fasanotti e Valeria Gandus (Marco Tropea Editore, 2000) - Pagine 256 - € 14,98 - ISBN 88-438-0193-7
Kriminal tango - Delitti celebri nell'Italia del boom di Pier Mario Fasanotti e Valeria Gandus (Marco Tropea Editore, 2002) - Pagine 224 - € 15,50 - iSBN 88-438-0312-3
Bang Bang di Pier Mario Fasanotti e Valeria Gandus (Marco Tropea Editore, 2004) - Pagine 320 - € 17,00 - ISBN 88-438-0422-7
Valeria Gandus è nata a Milano 48 anni fa. Lavora da vent’anni come inviata a Panorama, dove si occupa di attualità politica e temi sociali.
Pier Mario Fasanotti, nato a Milano nel 1948, ha lavorato all’Ansa e alla Stampa, e ora è inviato di Panorama. Autore di due romanzi (Soledad e La città del matto), di raccolte di poesie (Labbra d’arancio ha vinto il premio Viareggio 1984), ha scritto anche libri per ragazzi e racconti pubblicati da quotidiani e periodici. Come giornalista si occupa di cronaca e costume, dopo anni dedicati ai grandi casi di cronaca nera.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID