Il nome di Patricia Cornwell è conosciuto da qualsiasi frequentatore anche occasionale di librerie perchè in ogni momento troviamo un suo bestseller sugli scaffali. Ora è appena arrivata la sua ultima fatica tradotta in Italia: Predatore.
Cornwell è il cognome del marito, da cui è separata, e che ha conservato per firmare tutti i suoi romanzi, la scrittrice a cinque anni ha vissuto la triste esperienza del padre che si separava in maniera brusca dalla famiglia e anche recentemente ha avuto altre vicissitudini sentimentali. Tutte esperienze di vita che ritroviamo in Kay Scarpetta, in sua nipote Lucy e in Pete Marino.
Esordisce nel 1990 con Postmortem, con cui vince l’Edgar Award americano e il premio per l’opera prima della British Crime Writers Association. Il successo a livello mondiale lo raggiunge con Oggetti di reato, poi è stato un crescendo continuo di successi e vince numerosi altri premi.
Le opere di questa brava autrice, tradotte in Italia, con protagonista Kay Scarpetta sono:
1990 - Postmortem
1991 - Oggetti di reato
1992 - Quel che rimane
1993 - Insolito e crudele
1994 - La fabbrica dei corpi
1995 - Il cimitero dei senza nome
1996 - Causa di morte
1997 - Morte innaturale
1998 - Punto di origine
1999 - Cadavere non identificato
2000 - L'ultimo distretto
2003 - Calliphora
2004 - La traccia
2005 - Il predatore
poi vi sono tre romanzi aventi come protagoniste fisse Judy Hammer e Andy Brazil più opere varie, tutte pubblicate da Mondadori.
Predatore: Per la polizia della contea di Broward, Florida, il caso è chiuso: Johnny Swift si è suicidato sparandosi un colpo di fucile al petto. Ma Kay Scarpetta, che dopo aver lasciato l’Istituto di medicina legale di Richmond è oggi a capo della National Forensic Academy, non è altrettanto sicura. Soprattutto dopo che il suo collaboratore Pete Marino ha ricevuto un’insolita telefonata: un uomo che si fa chiamare Hog gli comunica che prove determinanti sono state occultate. E prima di riagganciare aggiunge minaccioso: “Chiedete a Kay Scarpetta, perché la mano di Dio punirà i pervertiti, compresa quella lesbica di sua nipote”.
A Boston, intanto, lo psicologo forense Benton Wesley sta lavorando a un delicato programma di ricerca, denominato PREDATOR, che studia il cervello dei peggiori criminali per individuare le possibili origini dell’aggressività. E proprio uno di loro, che ha accettato di sottoporsi all’esperimento, gli rivela particolari inquietanti sulla scomparsa della titolare di un negozio di addobbi natalizi e di sua figlia avvenuta due anni e mezzo prima.
Quasi contemporaneamente, una donna viene trovata morta vicino al Walden Pond, con strani tatuaggi rossi sui seni e sulle cosce. Tatuaggi simili a quelli che Lucy Farinelli ha visto sul corpo della sua ultima conquista — una delle tante, troppe partner occasionali —, conosciuta in un bar mentre stava indagando su Johnny Swift. E una pista, un indizio che sembra collegare casi che in apparenza non hanno nulla in comune. Ma qualcuno si prende gioco di Kay Scarpetta e della sua rinomata Academy: un killer spietato che colpisce con il gusto beffardo di avvertire sotto falso nome la leggendaria patologa detective. In un crescendo di morte e di ossessioni, poco alla volta va affiorando un’allucinante verità.
Con Predatore Patricia Cornwell ritorna ai personaggi che l’hanno resa famosa con un thriller ad alta tensione; una storia che, con impareggiabile maestria, si snoda in un fitto intreccio per portare infine a galla l’indicibile.
Predatore di Patricia Cornwell (Predator, 2005, Traduzione Annamaria Biavasco e Valentina Guani, Mondadori Editore, collana Omnibus, pag. 353, euro 19,00) - ISBN 88-04-55098-8
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