Cos'è accaduto alla signora perbene
A Bologna, durante uno scontro fra forze dell'ordine contro studenti e operai, un uomo che non ha nulla a che fare con la manifestazione viene centrato in fronte da un proiettile partito da chissà dove... Il romanzo piú politicamente scorretto di uno dei fondatori del noir italiano.
Bologna anni Settanta: la «signora perbene», la nobildonna decaduta, non è piú lei. Cosa è accaduto? Come ha potuto trasformarsi da isola felice in città di merda, come la chiama ormai Sarti Antonio, sergente? Dopo una manifestazione partita con la richiesta di una «spesa proletaria» e finita con un morto, qualcuno soffia a Sarti Antonio che esiste da qualche parte una ripresa del corteo girata in 16 millimetri. Chissà che non si veda anche chi prende la mira e spara... Che possa venir fuori un prezioso indizio? Ma la signora perbene ha in serbo molte sorprese per Sarti Antonio. E non tutte gradevoli. Politica, amore e dolore si intrecciano in un finale del tutto inatteso.
Il fascino torbido di Velluto Blu insieme alla follia piú sfrenata di Cuore selvaggio: questo è Allan Guthrie, maestro del nuovo noir scozzese.
Robin Greaves aveva un'unica ambizione: fare il pianista. Invece è diventato un rapinatore a mano armata.
Un giorno, davanti a una foto che non può mentire, Robin scopre che sua moglie è andata a letto con un compare della sua banda. È il momento della vendetta, ma le cose possono andare anche peggio. Durante un assalto a un ufficio postale si lascia alle spalle una carneficina. Lo inseguono la polizia e investigatori privati senza scrupoli.
«Nella tradizione di Irvine Welsh e Ian Rankin, Allan Guthrie racconta la vita criminale di Edimburgo con una grazia abbagliante. La spaccatura è un thriller intenso e durissimo, dai dialoghi magnifici, con uno splendido cast di perdenti. Un noir scozzese con un'intensità da hard-boiled» (Jason Starr)
Allan Guthrie vive a Edimburgo. Dopo aver pubblicato parecchi racconti su rivista, è passato al romanzo proprio con La spaccatura, un noir che il «Guardian» ha definito «un debutto sbalorditivo, oscuro e magnifico al tempo stesso».
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