Durante uno spettacolare processo indiziario, un uomo viene giudicato colpevole dell’omicidio della moglie e condannato all’ergastolo. L’imputato però non smetterà mai di proclamarsi innocente. Diciotto anni dopo, il figlio sedicenne del pubblico ministero che all’epoca aveva rappresentato l’accusa scopre gli atti del processo e comincia a esaminarli, giungendo a conclusioni inquietanti. Pubblicato nel 1928, Il caso Maurizius è basato su un fatto realmente accaduto: nel 1906 il pubblico ministero Karl Hau fu condannato a morte per aver assassinato la moglie. La pena fu commutata in ergastolo; nel 1924 venne scagionato e scarcerato, ma poco dopo si tolse la vita. Come il protagonista del libro, si era sempre proclamato innocente.

Jakob Wassermann (Fürth, Baviera, 1873 - Altaussee, Stiria, 1934) era, negli anni Venti e Trenta, uno tra gli autori più letti, e non solo in Germania. Le sue opere vennero infatti tradotte in molte lingue. Thomas Mann lo reputava un grande narratore, ponendolo allo stesso livello di Poe e Balzac. Sensibile ai problemi spirituali del suo tempo, rappresentò acutamente la crisi morale della società in cui viveva. Fra i suoi numerosi romanzi ricordiamo: Gli ebrei di Zirndorf (1897), Moloch (1903), Caspar Hauser (1908), L’omino delle oche (1915), Christian Wahnschaffe (1919) e la trilogia che comprende, oltre a Il caso Maurizius (1928), Etzel Andergast (1931) e La terza esistenza di Giuseppe Kerkhoven (1934).

Giorgio Manacorda insegna Letteratura tedesca presso l’Università della Tuscia (Viterbo) e "La Sapienza" di Roma. Ha pubblicato Rovine paradisiache. Scrittori del Novecento tedesco, La tragedia del ridicolo. Teatro e teatralità nel Novecento tedesco e Materialismo e masochismo. Il “Werther”, Foscolo e Leopardi. Per la Newton Compton ha scritto l’introduzione a I dolori del giovane Werther di Goethe e a Doppio sogno di Schnitzler, in questa collana.

Il caso Maurizius di Jakob Wassermann (Newton Compton, 2006) - ISBN: 88-541-0532-8 - pp. 438 - 6,00€ - Introduzione di Giorgio Manacorda - Traduzione di Stefania Di Natale - Edizione integrale