Mondi apparentemente distanti come la scrittura e il pallone trovano, ultimamente, molteplici punti di contatto. Per esempio è uscito da poco Le avventure dello zio Savoldi, commosso omaggio al Bologna FC da parte di Gianluca Morozzi (già autore dell'apprezzato thriller Blackout, uscito l'anno scorso per i tipi di Guanda). Per non parlare poi dell'Osvaldo Soriano Football Club, ossia la "nazionale scrittori", spesso impegnata in partite di beneficenza.
Ora, quasi in contemporanea, emergono altre due iniziative che intersecano letteratura e palloni: il concorso "Una palla di racconto" indetto dalla Scuola Holden di Baricco e un numero della rivista Maltese Narrazioni che ha per tema l'agonismo e lancia anche un'inedita collaborazione con la storica Gazzetta dello Sport.
Una palla di racconto
Dal Delle Alpi alle Piramidi dal Maracanà a Casalecchio di Reno, dove c'è una palla, c'è sempre qualcuno che si fa prendere dalla tentazione di lanciarla, farla rimbalzare, darle un calcio o di passarla all'ala.
Palle che colpiscono il ferro, pizzicano la riga bianca, schizzano sull'acqua o si stampano sul palo. O battono contro un muro al ritmo di una filastrocca.
Seguendo il nostro istinto o le regole del gioco. Perché la storia dei giochi di palla è tutto un tira e molla tra istinto e regole del gioco.
Poi, per noia, fantasia, o per le costrizioni di spazio, tempo o dei nostri corpi, ogni gioco si trasforma, si scompone, ne genera altri. Ecco lo street basket, il calcio in salita, il tennis tavolo per disabili, le infinite varianti delle biglie. A volte il nuovo gioco si impone, come il beach-volley, più spesso resta il mito di un piccolo gruppo, se non individuale.
Ma chi di noi non si è trovato con una palla, boccia, biglia, pallina di carta, palla ovale, ecc. da solo o con un paio di amici, su un balcone o in un corridoio e si è inventato un suo sport da praticare con figli, amici, colleghi?
Catersport lancia un appello a tutti gli ascoltatori: raccontate il vostro gioco, quello che vi siete inventati e che non vi stancate mai di giocare.
Vale tutto, purché ci sia di mezzo una palla. Non temete di andare in fuori gioco: scrivete in prosa, in versi, in rima baciata, alternata, accompagnate le vostre parole con disegni o fumetti. Date libero sfogo alla vostra fantasia.
Per entrare a far parte della squadra bisogna inviare un racconto di massimo 15 cartelle (ogni cartella 1800 battute compresi gli spazi) all'indirizzo e-mail catersport@rai.it da domenica 11 dicembre 2005 entro domenica 12 marzo 2006 (farà fede la data d'invio della mail), indicando nell'oggetto "Una palla di racconto".
Per il regolamento completo si rimanda ai siti presenti in calce a questa pagina.
Maltese Agonismo
Praticate sport a livello agonistico, e siete alla ricerca di grandi motivazioni? L'aria di Olimpiadi vi fa venire voglia di sport, ma siete troppo pigri per uscire di casa? Pensate che lo sport attuale non sia più quello di una volta, e volete rivivere le sfide storiche? La risposta a tutti vostri desideri è: Maltese Agonismo, il nuovo, sfavillante numero di Maltese Narrazioni, dedicato appunto alla competizione, sportiva e sociale, al sacrificio, alla voglia di vincere - perché, in fondo, è molto meglio vincere che partecipare.
Maltese Agonismo ha l'immediatezza del gesto sportivo e la ricercatezza dei grandi miti e delle grandi metafore. Sfogliando le sue pagine, troverete boxe, bocce, tanto calcio, ping pong e pugilato, ma anche wargames e altri sport bizzarri e malinconici - tutti i giochi della cultura, della memoria e della fantasia.
Da questo numero, Maltese Narrazioni inizia la sua collaborazione - sotto forma di racconti e reportage inediti, dedicati allo sport e alla cultura sportiva - con QuasiRete, il blog della Gazzetta dello Sport.
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