Torino, Scuola Holden: Elena, la più brava fra i corsisti dell’anno, viene ritrovata nuda e trafitta da coltellate; la sua compagna Franca, in coma per assideramento e con numerosi lividi su tutto il corpo, viene ricoverata d’urgenza in ospedale. Il protagonista Matteo Marconi, anche lui alunno della Holden e come molti altri innamorato della bellissima e irresistibile Elena, decide di far luce sulla vicenda a modo suo, affiancato dal catatonico coinquilino Filippo, che si diletta a scrivere racconti dell’orrore piuttosto bislacchi. Fra scoperte inquietanti sulla vita parallela della ragazza e di alcuni altri frequentatori della scuola, giri di droga e presunta prostituzione, riti satanici, presenze oscure come quella del Vecchio che Urla, comportamenti ambigui da parte del personale docente e, non per ultimo, la presenza ingombrante dell’ultimo capolavoro di Sandro Veronesi, Paradise, la cui genesi nasconde ben più di un’incognita, Matteo raggiungerà il cuore della verità avvicinandosi al mondo segreto di Elena toccandone il nocciolo più vero, quel filo della scrittura che si svela nella sua natura di avida manipolazione della realtà come della fantasia, nel nome di un demone che forse va ben al di là del bisogno fisiologico di imprimere le esperienze vissute su carta, quasi che scrivere, da mera rielaborazione del reale ed immaginario, si rendesse complicità di assassinio e marciume, anticamera dell’inferno interiore ed insieme sua efficace cartina di tornasole, radiografia dell’inquietudine del male insita in ognuno di noi.
Strutturato secondo uno schema che è palese omaggio all’universo umbratile e sottilmente perverso di Twin Peaks, peraltro citato già a partire dalla copertina, Paradise for All di Alessio Romano è una storia ben congegnata, con un ritmo incalzante degno dei migliori gialli, un protagonista credibile e una dark lady vittima e carnefice di se stessa prima che degli altri. Non da ultimo, il romanzo trova la sua originalità nell’ambientazione, anch’essa omaggio a una vivace realtà italiana, quella Scuola Holden fucina di potenziali talenti di cui vediamo sfilare alcuni personaggi chiave nelle pagine di Romano: Alessandro Baricco, Antonella Parigi, Gabriele Vacis e soprattutto Sandro Veronesi, la cui proiezione letteraria aggiunge forse un tocco in più di divertimento e curiosità all’opera dell’autore, anche se il romanzo funzionerebbe lo stesso pur non conoscendo l’identità delle persone reali che hanno ispirato alcuni dei personaggi inseriti nella trama.
A parte un commento vagamente misogino da parte del protagonista sulla prosa di Elena, brava perché “scrive come un uomo”, e un doppio finale forse un po’ forzato, Paradise for All è sicuramente un buon prodotto d’intrattenimento, caratterizzato da una prosa efficace e diretta, anche se non particolarmente memorabile. Da segnalare il ruolo che l’autore riserva alla sua proiezione letteraria, che da semplice macchietta semicomica si trasforma in depositario spirituale della vicenda. Un bell’esordio, godibile e accattivante.
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