Il Double Tap del titolo è una tecnica di tiro professionistico. In pratica si sparano due colpi nello stesso bersaglio. Un colpo mortale che rende tra l’altro difficile l’esame balistico in quanto i proiettili si schiacciano uno contro l’altro. Arriva in sordina, con una distribuzione certamente minima, questo film che è un vero gioiello di cinema d’azione honkonghese in un’epoca dove, forse, è rimasto solo Johnnie To a raccontare seriamente storie di malavita orientale. Chi ha in mente le funamboliche sparatorie di Woo forse resterà parzialmente deluso, anche se di azione ce ne è e di buona qualità. Ma il thriller di Chi Leung Law è tutto nella mente, nelle ossessioni dei protagonisti che vivono una vicenda claustrofobica anche se scandita da continui cambiai set. Miu e Rick sono due poliziotti, campioni di tiro ma, in realtà privi di esperienza di omicidi veri. Poi, complice la disperazione per una perdita in borsa, Rick è costretto a uccidere un collega impazzito durante una competizione. E la sua vita cambia. Uccidere bersagli vivi gli piace e diventa un killer. Da quel momento è tutta una folle corsa a inseguirsi per chiudere l’ultima partita tra i due ex amici. Film “piccolo” e poco celebrato ma realmente appassionante, nero e angoscioso come non ne vedevo da un pezzo (potete fidarvi, considerato che ancora oggi guardo quasi tutto ciò che esce in estremo oriente del genere action). È anche uno degli ultimi film di Leslie Cheung, attore, cantante, divo riconosciuto dalla critica non solo per i suoi film diretti da Wong Kar Wai ma per una decennale presenza nello showbusiness orientale. Destinato a ruoli di giovane ribelle senza causa (Days of Being Wild e Rouge con la compianta Anita Mui) Cheung è morto suicida nel 2003, travolto forse da quel successo che lo aveva portato a un passo dai suoi sogni ma che, alla fine forse non gli bastava. Forse sarà esagerato leggere in un thriller i segni premonitori della tragedia ma nell’intensità di Leslie, in quel suo ripetere gesti tecnici da tiratore a vuoto, nel viso scavato dalla follia si intuisce qualcosa di inquietante che non lascia indifferenti. Da non perdere e non solo per gli amanti del thriller made in HK.