Signori e Signore... ecco a voi la più grande ed efferata serial killer della storia umana: Erzebeth Bahory, nata nel 1560 da una delle più illustri famiglie d'Ungheria e moglie di un grande condottiero.

Morì nel 1614 murata viva per decisione del massimo tribunale del tempo.

Nel suo inacessibile castello nei Carpazi, prigioniera di fosche magie, di assurde superstizioni, di solitudini sconfinate, di costumi e uomini a un tempo rigidi e crudeli, la contessa seviziò e uccise innumerevoli donne al suo servizio.

Nel suo interessantissimo saggio pubblicato da Malatempora Elisabeth Bathory. La torturatrice, Angelo Quattrocchi ci conduce attraverso la storia nelle sinistre camere di tortura dove perirono più di seicento fanciulle torturate dalla contessa.

Questa malvagia donna può essere annoverata sia tra i vampiri che tra i serial killer. L’autore accetta senza riserve ciò che tramanda la leggenda e che un film importante come I racconti immorali di Valerian Borowczyk (1974) ci ha raccontato per immagini. Ad avvalorare il fatto che la contessa fosse davvero una sanguinaria torturatrice ci sono i corpi di donna ritrovati sepolti intorno al castello.

Elisabeth Bathory. La torturatrice di Angelo Quattrocchi (Malatempora, 2005) - Pag. 93 - € 10,00