Sul quotidiano Il Corriere della Sera, Maurizio Cucchi, poeta, il 12 dicembre scorso, tra le altre cose che scrive, ha scritto anche che "si moltiplicano le iniziative che celebrano Thriller e noir", che i giallisti sono falsi letterati, che lui non ha mai letto Lucarelli o altri scrittori noir perché non gli piacciono i rebus e per lui la leggendaria Settimana Enigmistica - come il noir, il thriller - è misteriosamente tabù, che la letteratura è un'altra cosa.
Immediata la risposta ironica e precisa di Gianni Biondillo (autore di testi televisivi e cinematografici, ha pubblicato i noir Per cosa si uccide e Con la morte nel cuore (Guanda), incentrati sulla figura dell'ispettore di polizia Ferraro e ambientati a Milano) su Carmilla Online (http://www.carmillaonline.com/archives/2005/12/001604.html).
Carlo Lucarelli ribatte, annoiato dal risollevarsi di un'annosa questione oramai abusata, sul blog ufficiale (http://www.carlolucarelli.splinder.com/post/6605631#comment) e segnala la risposta di Biondillo che in seguito lo ringrazia. Tecla Dozio della Libreria del Giallo La Sherlockiana segnala gli interventi di entrambi (http://gialloandco.it/home.htm) dicendo una breve battuta. Cucchi nel suo intervento nomina anche la serie di incontri organizzata dall'Associazione Giallo & Co. svoltasi presso la Libreria Mursia di Milano.
Il nostro caro direttore Franco Forte (che ha recentemente pubblicato il thriller La stretta del pitone per Mursia) interviene a dire la sua e parla di dinosauri...
Il dibattito è aperto. L'annosa questione è: ma il noir, il thriller e il giallo sono letteratura? Che domandone, eh? Ultimamente Andrea Camilleri ha affermato che tutta la letteratura è una grande indagine. Allora anche noi facciamo una domanda (retorica ovviamente): l'indagine che svolgono i romanzi noir sono letteratura? Thriller Magazine dice la sua: non c'è letteratura di serie A e di serie B ma solo buoni o cattivi romanzi, scritti bene o scritti male. Bella scoperta, eh? Che quelli su letteratura di serie A o di serie B siano ragionamenti sterili (esistono buoni libri e cattivi libri, punto) è anche il parere del Sommo Andrea Camilleri... Ma allora perché ogni tanto qualcuno si sveglia e lancia la pietra? Rimesta le acque? Semplice voglia di scaramuccia? Riflessione annoiata buttata fuori per riempire dieci righe di giornale?
Vi invitiamo a dire la vostra opinione, qui e sul blog di Lucarelli.
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