Ventitre giorni di terrore di Angie Cannon (True Crime n. 10, 2005) è stato l'ultimo numero uscito in edicola a novembre dell'anno scorso. Il libro trattava del caso accaduto a circa un anno di distanza dagli attentati dell'11 settembre negli USA. Un cecchino aveva seminato la morte nel distretto di Washington. Il libro ricostruisce implacabilmente quei 23 giorni di indagini frenetiche che condussero a una cattura-shock. L'attacco al cuore dell'America proveniva infatti dal suo interno: il cecchino che aveva sfidato CIA e FBI, uccidendo diei persone, si chiamava John Williams, reduce della prima Guerra del Golfo. 

A gennaio la collana True Crime riprenderà le uscite in edicola con i seguenti titoli: Marc Dutroux, il mostro di Marcinelle di Flavia Caroppo (True Crime n. 11, Mondadori, 2006) e Anatomia della mente assassina di Russell Vorpagel (True Crime n. 12, Mondadori, 2006).

Il True Crime è un genere basato su una serie di storie vere di crimini e criminali tratte dalla cronaca recente e strutturate come resoconti avvincenti e dettagliati dei delitti più atroci per dare un senso all'orrore. Il genere del "true crime", d'immenso successo e popolarità nei paesi anglofoni ormai da decenni, ma solitamente snobbato dall'editoria nostrana, è approdato ufficialmente in Italia l'anno scorso grazie all'intervento di Massimo Picozzi, lo psichiatra già autore insieme a Carlo Lucarelli di Serial Killer (Mondadori, 2003) e Scena del crimine (Mondadori, 2005), veri e propri "true crime" d'autore.

Il primo titolo in vendita, incentrato sulle vite di alcuni celebri assassini, è stato Nella mente del Serial Killer — Storie vere dei più efferati assassini di Robert D. Keppel.

In edicola a giugno del 2005 si trattava di una lettura interpretativa delle "firme", quei tratti rituali e caratteristici che distinguono i delitti compiuti da un serial killer. 

A seguire sono arrivati

L'ultimo dei Gucci di Angelo Pergolini e Maurizio Tortorella (True Crime n. 2, 2005): Vizi, manie e debolezze del mondo dorato e cinico dell'alta società; fra yacht e fattucchiere, dove "non c'è crimine che non si possa comprare". Una famiglia al vetriolo che ha bruciato se stessa e un'immensa fortuna, assieme al suo ultimo erede: Maurizio Gucci.

La ricostruzione particolareggiata e implacabile dell'omicidio che scrisse la parola fine alla dinastia GG.

Cannibali — La storia dei mangiatori di uomini di Daniel Korn, Mark Radice e Charlie Hawes (True Crime n. 3, 2005): C'è un solo modo per possedere fino in fondo una vittima: mangiarla. Cannibali ci svela le origini del più grande tabù della nostra civiltà e analizza i più clamorosi casi di cronaca criminale. Un intreccio di violenza ed ebbrezza di controllo che accomuna tutti i mangiatori d'uomini, dalla Russia alle isole Fiji, dall'homo erectus a Jeffrey Dahmer. 

 

L'odore del sangue — Chi sono e perché uccidono i serial killer di Robert K. Ressler (True Crime n. 4, 2005): Ex agente speciale dell'FBI, Robert Ressler ha dedicato la sua vita all'orrore.

Ai suoi profili criminali, raccolti in più di un decennio, si sono ispirati gli sceneggiatori di Il silenzio degli innocenti.

 

Adolescenti assassini — Quando tuo figlio è il mostro di Charles Patrick Ewing (True Crime n. 5, 2005): L'autore è psicologo forense e procuratore legale, Professore di Legge e Psicologia presso la State University of New York a Buffalo dal 1983. Autore negli States di diversi saggi riguardanti il crimine all'interno della famiglia o portato a termine da adolescenti: Fatal Families: The Dynamics of Intrafamilial Homicide, Kids Who Kill, When Children Kill: The Dynamics of Juvenile Homicide, Battered Women Who Kill e Crisis Intervention as Psychotherapy.

 

Orrori di provincia — Serial killer, assassini e pedofili dell'Italia profonda di Silvio Ciappi (True Crime n. 6, 2005): Silvio Ciappi è laureato in Giurisprudenza, specialista in Criminologia clinica, dottore di ricerca in Medicina legale, svolge l'attività di esperto criminologo presso l'isola penitenziario di Gorgona (Livorno).

È professore a contratto di Sociologia e docente presso la Scuola di specializzazione in Medicina legale dell'Università di Siena. È membro della Società Italiana di Criminologia e dell'American Society of Criminology. Autore, da solo e insieme ad altri studiosi, anche di Serial killer — Metodi di identificazione e procedure investigativa, Sociologia e criminalità — Prospettive teoriche e strumenti di ricerca criminologica e Criminalità e sicurezza urbana.

 

Culti di morte — La storia delle sette assassine di James J. Boyle (True Crime n. 7, 2005): L'autore, reporter investigativo e specialista in true crime, ci conduce dietro le quinte di diversi crimini commessi dagli adepti di sette e culti pericolosi nati e prosperati al limite della follia. All'interno del libro sono riportati i profili di Jim Jones, David Koresh, Charles Manson e altri ancora. 

 

Predatrici di Ann Magma (True Crime n. 8, 2005): Un'analisi allarmante dell'ascesa del terrore al femminile.

Le statistiche mostrano come il crimine  e la violenza al femminile siano in crescita in modo particolare negli Stati Uniti dove nel 1999 sono state registrate oltre 2 milioni di criminali donne con un incremento del 137%. Le donne stanno diventando una presenza sempre più massiccia sia nella criminalità organizzata che in ambito terroristico. Negli ultimi 10 anni le donne sono anche venute alla ribalta come leader di sette religiose a sfondo omicida, nonchè leader soprattutto a Los Angeles di bande giovanili le cui componenti sono altrettanto violente e dure delle loro controparti maschili. 

 

L'Assassina dell'Autostrada di Sue Russell (True Crime n. 9, 2005): Un libro inchiesta su Aileen Wuornos, la più feroce serial killer d'America. Da questa storia è stato tratto il film Monster.

Wuornos è stata accusata di avere ammazzato sei uomini dal dicembre 1989 al novembre 1990, sempre con la stessa pistola, una calibro 22. La donna si prostituiva per rubare i soldi ai suoi clienti ma il massimo che riuscì a portare via davvero a un cliente furono duecento dollari.

Viveva insieme alla sua compagna, Tyria Moore, quindici anni più giovane di lei. Le due si erano conosciute in un gay bar di Daytona. Allora Aileen era sola, piena di rabbia. Nel suo passato c'erano abusi familiari di ogni tipo e non aveva fatto i conti con il suo atavico odio per i maschi: secondo i criminologi, era proprio il contatto fisico con loro che scatenava l'istinto omicida.

Tyria sapeva la verità su Aileen e la protesse finché potè, poi, quando Aileen entrò in prigione furono proprio le sue dichiarazioni a incastrare Aileen per sempre.

Massimo Picozzi, psichiatra e criminologo, insegna all'Università Carlo Cattaneo — LIUC di Castellanza, dove dirige il Centro di Analisi e Ricerca sul crimine. Perito psichiatra, da anni collabora con l'Unità Analisi del Crimine Violento della Polizia di Stato, nella ricerca su omicidi senza apparente movente o con caratteri di serialità. Con Carlo Lucarelli ha pubblicato per Mondadori Serial Killer (2003) e Scena del crimine (2005).