Diego Abatantuono interpreterà Il giudice Mastrangelo, una commedia familiare che miscela giallo, commedia di costume e commedia romantica.
Dopo aver vissuto per anni a Milano, il giudice Diego Mastrangelo torna nella terra natale, Lecce, dopo 30 anni in veste di Procuratore Aggiunto e qui si scontra con le differenze culturali. La miniserie in sei puntate andrà in onda su Canale 5 dal 12 dicembre alle ore 21,00 (ogni lunedì e martedì).
Ritornare a casa per Diego significa molte cose: ritrovare i colori e i sapori del Sud, la sorella, la casa dove è nato e cresciuto, i vecchi amici e le antiche fiamme. Sulle prime il giudice Mastrangelo è tutt’altro che entusiasta di questo ritorno alle origini che lo spinge un po' a fare i conti col passato.
Diego, che è nato e cresciuto al Sud, è molto più “razzista” di alcuni suoi colleghi del Nord: arriva a Lecce pieno di pregiudizi sul malfunzionamento meridionale della burocrazia e della Legge e sul lavoro comincia a lamentarsi e a maltrattare tutte le persone con cui ha a che fare.
Con il passare del tempo però comincia ad accorgersi anche dei pregi delle persone che lavorano con lui e in particolare si crea un forte legame di attrazione e stima con una giovane e bella commissaria di polizia giudiziaria, Federica (Amanda Sandrelli).
Anche grazie ai casi che viene chiamato a risolvere il Procuratore impara a conoscere meglio i suoi conterranei. Si istaura un rapporto di sincera stima e amicizia con il suo fidato autista Uelino (Antonio Catania), un gran chiacchierone.
Sul piano personale questo tornare a casa significherà per Diego recuperare il lato istintivo e passionale e finalmente non aver più paura dei veri sentimenti.
Aatantuono nasce a Milano da Matteo, calzolaio di origine pugliese (Vieste) e Rosa, milanese, addetta al guardaroba al Derby (prima circolo jazz, poi teatrino di cabaret) di proprietà dei suoi zii. Ben presto lo zio gli trova un lavoro come addetto alle luci e direttore di scena: così Diego diviene un membro del club a tutti gli effetti ed entra subito in contatto con cabarettisti come Boldi, Teocoli, Funari e Jannacci. Nel 1975 ci torna a lavorare come direttore artistico e per via della mancanza di personale si trova a presentare le serate e a partecipare sul palco con il suo ruolo di terruncello. Nel frattempo approda al cinema con I Gatti di Vicolo Miracoli. Il successo non tarda ad arrivare. Trasferitosi a Roma viene notato da diversi produttori e registi trash italiani. E' il periodo di molti film nei quali si impone come trapiantato pugliese, dalla parlata imbastardita. Successivamente interpreta un personaggio drammatico nel film di Pupi Avati: Regalo di Natale. Da questo momento l'attore si misurerà con soggetti più impegnativi e autori più esigenti. Fonda con Salvatores la Colorado records e proprio con quest'ultimo esprime il meglio di sé stesso: in Marrakech express, Turné, Mediterraneo, Puerto Escondido, Nirvana...
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