Se andate in libreria, concedetevi il piacere di sfogliare una delle ultime novità arrivate tra gli scaffali, Casa di foglie, e restare allibiti per le folli soluzioni tipografiche che troverete all'interno: pagina semivuote, appunti scritti in diagonale, testi annotati sul retro di un francobollo... Un libro-labirinto, a metà strada tra horror e thriller psicologico, ma anche un trattato postmoderno di critica letteraria.

 

Questa è la non facile traduzione italiana del romanzo di Mark Z. Danielewski, che ha impiegato dieci anni per scriverlo. In precedenza (vedi notizie/515) avevamo già dato annuncio dell'uscita del romanzo e ora possiamo gustarlo in edizione italiana, fortunatamente in un unico volume e non, come si era temuto in un primo momento, spezzato in più soluzioni.

 

La trama: Johnny Truant è ossessionato da un manoscritto trovato nell'appartamento del vecchio Zampanò, morto da poco. Si tratta dell'analisi e della ricostruzione di un film documentario intitolato "The Navidson Record". In esso un famoso fotografo racconta della sua vita in una misteriosa casa di campagna. Una casa più grande dall'interno che all'esterno, con un muro nel quale compare all'improvviso una porta. Il fotografo, la sua famiglia, i suoi amici si avventurano nei corridoi infiniti che si aprono dietro la soglia, in un crescendo di traversie fisiche e psicologiche, che finiranno per riflettersi anche su chi legge...

 

Mark Z. Danielewski, Casa di Foglie

Mondadori - Strade Blu

Traduzione di Francesco Anzelmo, Edoardo Brugnatelli e Giuseppe Strazzeri

ISBN 8804526947

Pagine 816

Prezzo € 22,00