Il volume che esce in edicola con il quotidiano raccoglie una lunga avventura intitolata Atlantico. Disegnata da Roberto Diso, inizia a Belèm, porto fluviale sulla foce del Rio delle Amazzoni e si conclude pochi chilometri più a nord a Fortaleza.

 

Mister No è il soprannome di Jerry Drake, un pilota nord-americano che vive le sue avventure a Manaus, in Amazzonia, negli anni Cinquanta. Possiede un piccolo piper da turismo con il quale trasporta passeggeri "dove non arrivano gli altri aerei": praticamente, in qualsiasi città e villaggio del Brasile e dei Paesi vicini, ma soprattutto nel territorio coperto dall'immensa foresta amazzonica. Infatti, la sua abilità di pilota e l'estrema maneggevolezza del suo aereo gli consentono di atterrare quasi in ogni punto della giungla selvaggia e per larghi tratti inesplorata. Nei luoghi che non può raggiungere in volo, Mister No arriva via fiume, percorrendo l'intrico di canali che costituiscono il bacino amazzonico con piroghe a motore chiamate "voador", oppure marciando attraverso la foresta umida e buia, dove il pericolo segue ogni passo degli avventurosi esploratori.

 

In quasi trent'anni di vita editoriale, e dopo più di trecento albi pubblicati, molte volte Mister No ha parlato del suo passato, chiacchierando con gli amici al bar oppure rispondendo alle domande di qualche nemico che puntava una pistola contro di lui. Le storie che formano questa "biografia" del personaggio costituiscono quasi una serie autonoma all'interno di quella "regolare", e negli ultimi anni sono state pubblicate su Speciali, Almanacchi e Maxi, anche senza la cornice di Mister No che racconta.

La prima apparizione "pubblica" di Jerry Drake risale al 1936: il nostro giovane anti-eroe, circa quattordicenne, vive a New York con il padre, Jerome senior, professore, mentre della madre non si sa niente. Jerry ha una zia, Martha, sorella del padre, e uno zio, Joe Wallace, poliziotto dai metodi bruschi. Jerry viene affidato a loro, quando il padre andrà a combattere nella Guerra di Spagna, nel 1937, arruolandosi nelle Brigate Internazionali. In questo periodo, il Nostro compirà il suo apprendistato nelle strade della Grande Mela. Una volta tornato dalla Spagna, il padre di Jerry viene accusato dell'omicidio di Logan Sinclair, giornalista, amico dei Drake. Il padre si lascia mettere in galera senza volere dare spiegazioni dell'accaduto, né alla giuria che lo processa né al figlio. Da qui nasce una rottura completa dei rapporti fra i due Drake, che durerà per vent'anni, fino a quando cioè Jerome senior viene scarcerato e racconta finalmente al figlio la verità. Jerry decide di lasciare New York. Un viaggio che lo porterà in California, dove lo ritroviamo infatti il 17 settembre 1940, quando con l'aria del giovane vagabondo con la sacca in spalla arriva in cerca di lavoro nel piccolo aeroporto di Caniff Field, vicino a San Francisco. Si arruola nelle "Tigri Volanti", i piloti volontari americani che combattono in Estremo Oriente a fianco dei cinesi contro gli invasori giapponesi. Dopo numerose vicissitudini, Jerry Drake riceve il soprannome di "Mister No" da un suo avversario, il crudele giapponese Saiko, a causa dell'orgogliosa ostinazione che dimostra nel non voler obbedire agli ordini che quest'ultimo, sprezzantemente, gli impartisce. Nel dicembre dello stesso 1941, l'attacco giapponese alla base U.S.A. di Pearl Harbour segna l'inizio "ufficiale" della guerra per gli americani. Il tenente pilota Drake partecipa a numerose battaglie aeree.
Ma Mister No è poco amante della disciplina: in seguito alla lite con un alto ufficiale viene radiato dall'aviazione per motivi disciplinari e arruolato... in fanteria! Fra gennaio e marzo del 1942 il soldato Drake partecipa alla ritirata di Bataan, che per lui si rivelerà particolarmente drammatica. Fatto prigioniero dai giapponesi, viene deportato in un campo di lavoro in Birmania. Fugge dal campo in modo avventuroso. Successivamente inizia a lavorare per l'OSS, il Servizio Segreto Americano.  Fa la sua prima apparizione sul fronte europeo, a bordo dell'aereo "Rigoletto" sul quale viene trasferito in Campania. L'aereo si scontra con dei nemici tedeschi. Morto il pilota, sarà proprio Mister No a farlo atterrare all'aeroporto di Napoli. Il 5 giugno è tra le truppe che liberano Roma. Nella Città Eterna incontra Laura, una ragazza con la quale vive una breve ma intensa storia d'amore. Rimpatriato all'inizio del 1945 ritroviamo il nostro eroe all'ospedale di Atlantic City. Nel 1947 lo ritroviamo in California e successivamente in altre avventure.

 

Mister No è un "eroe controvoglia", che, ritornato negli Stati Uniti dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, non è più riuscito ad ambientarsi nella società americana. Così, è andato in Amazzonia per vivere a modo suo: quella che alcuni chiamano l'ultima frontiera della civiltà è forse l'unica terradove può trovare spazio uno spirito libero come lui.

Voleva vivere tranquillo facendosi gli affari suoi, ma sembra che i guai vadano a cercarlo.  La sua abitudine è di dire "no" a quello che non gli piace: "no" all'ufficiale giapponese che lo interroga per carpirgli i segreti delle "Tigri Volanti"; "no" alla disciplina ottusa richiesta dalle gerarchie militari e alla folle violenza di tutte le guerre; "no" all'ipocrisia e al conformismo della cosiddetta società civile; "no" alle prepotenze dei forti contro i deboli, a qualsiasi latitudine è il suo tratto più caratteristico ed è anche il leit-motiv di tante sue avventure. Spesso Jerry Drake dice "no" anche quando gli propongono un lavoro pericoloso, quando qualcuno vuole coinvolgerlo in un'impresa azzardata, persino quando qualche vittima richiede il suo aiuto. Mister No non vuole guai (o dice di non volerne); lui sa cosa significa rischiare la pelle... Ma questi rifiuti non sono mai definitivi: inevitabilmente succede qualcosa che lo costringe a rimettersi in gioco per aiutare gli altri.

 

Mister No è impulsivo e passionale, agisce quasi sempre spinto dalla pressione emotiva, ma dietro la sua rabbia c'è sempre un impulso morale: Mister No non accetta le ingiustizie del mondo, anche quando corrispondono alla "logica delle cose". Mister No ha un temperamento allegro e scanzonato. Gli piace passare le serate al bar con gli amici, bevendo fiumi di alcol (soprattutto whisky e bourbon, ma in Brasile spesso deve accontentarsi della cachaça, il tipico liquore locale ricavato dalla fermentazione della canna da zucchero) e fumando sigarette senza preoccuparsi troppo della salute, che peraltro è ottima.

Gli piace uscire con ragazze sempre diverse e spesso le porta a ballare, soprattutto il samba, ma anche il boogie woogie e il rock'n'roll che vengono dal suo paese d'origine e caratterizzano l'epoca delle sue avventure. È appassionato di musica jazz: "Body and Soul" è la colonna sonora dei suoi momenti romantici, quando è di buonumore canticchia When the Saints Go Marchin' in.

 

Il "presente" di Mister No si colloca sul finire degli anni Cinquanta e del suo passato abbiamo già detto. Ma nella biografia di Jerry Drake ci sono ancora molti misteri, che verranno svelati in futuro. Mister No ritorna a New York sul finire degli anni Cinquanta, inseguendo il boss giapponese Ishikawa che ha fatto uccidere alcuni suoi amici. Dopo avere sconfitto questo pericoloso avversario, per un certo periodo si ferma nella metropoli nordamericana, dove ritrova vecchi amici e ne conosce dei nuovi: il barista irlandese Harvey Fenner, l'impresario musicale Max Culver, il detective privato Phil Mulligan, le vecchie amiche Patricia e Delia.

Le nuove storie newyorkesi costituiscono un capitolo a parte nella saga avventurosa del pilota, e si distinguono per il taglio più duro e per le atmosfere più malinconiche. Mister No si immerge anche in avventure di taglio "hard boiled", incontra personaggi storici come lo scrittore Jack Kerouac e il direttore dell'Fbi J. Edgar Hoover, affronta la realtà delle bande giovanili, si trova coinvolto in guerre di mafia e negli intrighi della Cia. Il ciclo newyorchese di Mister No, preceduto da un viaggio avventuroso attraverso la provincia americana, comprende una trentina di episodi. E a proposito di avventure sullo sfondo della Grande Mela, dobbiamo segnalare una curiosità: accanto al Jerry Drake "ufficiale" esiste anche un Jerry Drake "immaginario".

È il detective privato protagonista di una serie di racconti polizieschi scritti dal "vero" detective Phil Mulligan, che si ispira alla figura del suo amico Mister No. Finzione dentro a una finzione, le sue imprese sono ambientate a New York e forse raccontano quella che avrebbe potuto essere la vita di Mister No, se non avesse abbandonato lo smog e la vita caotica della metropoli per vivere in Amazzonia. Le storie di Jerry Drake detective, realizzate nello stile eccessivo e "glamour" dei vecchi pulp-magazine, oltre che in alcuni episodi della serie mensile, sono raccolte in due albetti di trentadue tavole ciascuno allegati agli Speciali 12 e 13. Il primo cliente di Mister No è arrivato alla fine del 1951. 

 

Nella prima settimana dello scorso settembre, puntualmente, come accade da trent'anni a questa parte, è giunto in edicola il nuovo albo di Mister No, il trecentosessantaquattresimo per la precisione. L'albo, significativamente intitolato "Qualcosa è cambiato", ricopre una particolare importanza nella saga del pilota amazzonico, per almeno due motivi. Il primo è il ritorno alla sceneggiatura di Guido Nolitta, nome d'arte del nostro editore Sergio Bonelli, ideatore e "anima" di Jerry Drake: la sua assenza dalle pagine di Mister No durava dal luglio 1993 (quando uscì lo Speciale n. 8), ovvero da ben dodici anni! Il secondo motivo è legato al fatto che l'avventura iniziata sull'albo in questione accompagnerà la collana alla sua chiusura.

Nel prendere questa decisione nelle vesti di editore, Sergio Bonelli ha voluto che fosse il suo alter-ego letterario a raccontare un'ultima, grande storia. La vicenda - il cui primo episodio compare, per l'appunto, su Qualcosa è cambiato - ha inizio il 31 dicembre 1969, con il ritorno, dopo l'ennesimo lungo viaggio, di Mister No nella "sua" Manaus, una città che ritrova, però, nel pieno di epocali cambiamenti.

 

L'arrivo del cosiddetto progresso sta sconvolgendo dal profondo la fisionomia e l'identità della cittadina amazzonica, trasformandola in qualcosa che Jerry fatica decisamente a riconoscere. 

 

Franco Busatta (redattore della Sergio Bonelli editore), in tandem con il critico fumettistico Gabriele Ferrero, ha proposto a Sergio Bonelli l'idea di realizzare un libro che, attraverso un'articolata e approfondita intervista allo stesso Nolitta, scavasse nel passato e nel presente di Mister No, sbirciando dietro le quinte della lavorazione di quella che viene già definita dagli appassionati "la saga del lungo addio".

Il risultato è stato Making of Mister No, pubblicato da Edizioni If (per informazioni: info@ifedizioni.it, www.ifedizioni.it ), un volume di 130 pagine dense di immagini tratte dalle storie in lavorazione e rese ancor più significative dagli appunti personali di Sergio Bonelli, da alcune pagine di sceneggiatura e da numerose fotografie tratte dalla collezione privata dell'editore-sceneggiatore. Istantanee, queste ultime, che documentano alcune fasi dei suoi tanti viaggi in Amazzonia e che ci mostrano un Bonelli turista-esploratore, alle prese con situazioni ed esperienze che, nel corso dei suoi primi viaggi nell'entroterra brasiliano, avvenuti alla fine degli anni Sessanta, lo hanno talmente colpito da spingerlo a pensare di riportarli sulla carta, attraverso la creazione di un personaggio come Mister No.

 

Ma il volume di Busatta e Ferrero è anche un viaggio, uno di quelli piacevolmente malinconici che si trascorrono chiacchierando in compagnia di un vecchio amico. Un viaggio che consigliamo di intraprendere a tutti gli appassionati delle avventure di Jerry Drake, ma anche ai lettori più attenti e curiosi di conoscere cosa si nasconda dietro alla realizzazione di una storia a fumetti.

 

Making Of n. 3 - Guido Nolitta - Mister No - ISBN 88-524-0016-8 - € 12.00