Un'avvincente panoramica degli avvenimenti che animano la cronaca nera italiana e internazionale, attuale e appartenente al passato.

 

Questo si ripromette il nuovo settimanale approdato in edicola ed edito dalle Edizioni Mimosa.

 

In Detective viene indagato il retroscena di ogni fatto in maniera accurata, i resoconti dei crimini riservano sempre particolare attenzione al profilo psicologico dei colpevoli, la cronaca è raccontata da giornalisti e specialisti di prim'ordine, sempre appoggiati dalla testimonianza del ricercatore che dà una spiegazione dei fatti.

 

Dentro ognuno di noi è innata la spinta a voler conoscere e capire il perché di certe situazioni estreme, drammatiche, drastiche e violente da parte dell'essere umano.

Perchè e come si può arrivare al crimine?

Chi di noi può sentirsi immune da questo male?

C'è sempre una metà oscura in agguato in ognuno di noi e questo ci inquieta e ci spinge a volerne sapere di più.

 

In questo primo numero di Detective tanti sono gli argomenti affrontati. Il caso Cogne e gli attuali sviluppi del mistero, il mancato processo a Benito Mussolini prima della sua morte, il dossier sulla morte di Lady Diana, la scomparsa del diario di Moana Pozzi dopo la sua morte prmatura, il caso dell'omicidio di Pier Paolo Pasolini... e ancora informazioni sul giallo al cinema, in libreria, in tv. Alla fine della rivista c'è anche un simpatico Detective Test. In un piao di articoli vengono tralasciati appositamente alcuni particolari per permettere al lettore di ipotizzare lui stesso metodi di ricerca per risolvere il caso. Alla fine di questi articoli c'è una lente d'ingrandimento accompagnata da una fatidica domanda: "E tu che cosa avresti fatto?" e da alcune istruzioni. Vi sentite pronti ad accogliere la sfida?

 

Le copertine e le illustrazioni della rivista sono di Giuseppe Festino che nell'ambito dell'illustrazione è molto conosciuto soprattutto per la fantascienza: sue infatti molte copertine di Urania e Robot.

 

Scrive Marco Sutter, il direttore della rivista Detective, nella sua presentazione: "Non è un ritorno al passato ma, al contrario un passo in avanti. Non per niente nei tribunali americani non sono ammessi fotografi ma solo i disegnatori che fissano sui loro fogli le espressioni dei criminali, così come sono disegni gli indentikit impiegati per ritrovare le persone scomparse".

 

Detective - Il settimanale dei delitti e dei misteri - pag. 66 - euro 0,70