Lasciamo parlare il nostro carissimo collaboratore Massimo Carloni delle sue stesse creature:
Il commissario Chiara de Salle credo sia stata la prima donna poliziotto nel giallo italiano. Ha fatto la sua timida comparsa nel lontano 1986 e da allora mi ha tenuto compagnia per quasi vent’anni, vivendo con discrezione la sua dignitosa carriera in provincia (umbra prima, emiliana poi) senza adombrarsi dei miei tradimenti – particolarmente doloroso l’ultimo con una collega dei Carabinieri – ma adattandosi con intelligente umiltà al ruolo di comprimaria.
Diciassette casi per il commissario Chiara De Salle di Massimo Carloni (Fratelli Frilli, 2005) - € 8,50 - 204 p.
Ormai però è giunto il momento di sdebitarmi e lo faccio con questa raccolta di 17 suoi casi che risolve con l’intelligenza e la leggerezza che la contraddistinguono; ma ho voluto anche che, forzando la sua naturale riservatezza, ci raccontasse, tra un’indagine e l’altra, anche un po’ di sé, dei suoi amici, dei casi della sua vita, delle sue gioie e dei suoi dolori.
Se alla fine del libro sarete riusciti ad amarla così come ho fatto io... beh, chissà che non ve la troviate di fronte in qualche nuovo caso quando meno ve l’aspettate...
Ma di quale tradimento parla Carloni? Con chi ha tradito il commissario De Salle il nostro collega? Lo sveliamo noi facendo un po' di gossip. Si tratta del tenente dei carabinieri Marianna Montanari presente in un precedente romanzo scritto a quattro mani con uno dei creatori della leggendaria serie televisiva Qui Squadra Mobile.
Il caso Lampis di Massimo Carloni e Antonio Perria (Fratelli Frilli, 2004) - Pagine 274 - € 9,50
Qui il tenente Marianna Montanari, del Reparto Operativo di Cagliari, troviamo il primo ufficiale donna dell’Arma approdato nel giallo italiano.
Ma il tradimento è recidivo perché Carloni con lo stesso Perria aveva già avuto a che fare con il tenente Marianna Montanari vincendo addirittura il Premio Alberto Tedeschi per il miglior romanzo giallo nel 2002!
Il caso Degortes di Massimo Calroni e Antonio Perria (Mondadori, 2002) - euro 3,55 - 230 p.
In questo primo romanzo il professor Degortes, stimato docente dell'università di Cagliari, viene assassinato in casa sua. Le indagini toccano appunto al tenente Marianna Montanari, e l'abile investigatrice scopre subito che il professore aveva molti scheletri nell'armadio. Il docente non era solo un dongiovanni, ma era stato fermato dalla polizia per essersi appartato con un noto omosessuale. Qualche tempo prima anche una sua vecchia fiamma è stata trovata assassinata a Parigi, dove viveva da tempo; a scoprire il cadavere è stata la sua ex compagna di liceo Anita, che si è appena incontrata sulla tomba di Oscar Wilde con un affascinante psicologo conosciuto in chat.
Una curiosità: all'inizio di ogni opera viene riportata una frase di Oscar Wilde. Le citiamo: "Con lo scenario adatto, le donne possono tutto", "Un uomo può essere felice con qualsiasi donna purché non ne sia innamorato", "Coloro che penetrano al di sotto della superficie lo fanno a proprio rischio e pericolo".
Massimo Carloni (1959), umbro ma residente a Reggio Emilia, ha al suo attivo una cinquantina di saggi sul giallo italiano, tra cui L’Italia in giallo (Diabasis, 1994) e il recentissimo Dizionario delle opere e dei personaggi di Loriano Macchiavelli (Pirani, 2004).
Antonio Perria (1924-2004), giornalista e scrittore sardo, uno dei migliori e più noti giallisti italiani, ha creato con Incidente sul lavoro (Longanesi & C., 1974) il commissario Saro Madonna della Questura di Milano, protagonista di diverse avventure, alcune delle quali ancora inedite; con L’arciere di Marrei (SEI, 1977) ha dato invece inizio a un ciclo di quattro romanzi per ragazzi che hanno ottenuto un grande successo di critica e di pubblico. La morte l’ha sorpreso mentre stava effettuando la revisione della terza avventura del tenente Montanari.
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