Se si dice "Giallo" in Italia si intende Thriller, Poliziesco, Mistero, Delitto, Cronaca Giudiziaria. Se si dice "Giallo" si intendono tante cose, in Italia. Come mai?
Nel 1929 la casa editrice Mondadori pubblica i primi quattro numeri di una nuova collana di romanzi. Libri Gialli, vengono chiamati, dal colore della copertina. Appare così sugli scaffali delle librerie una serie di storie thriller, di suspense, all'interno delle quali ci siano almeno un omicidio e le relative indagini svolte per scoprire chi lo ha commesso. Il primo romanzo dei "Libri Gialli" promette brividi e terrore. Si tratta di Il Club dei Suicidi di Stevenson, l'autore de L'Isola del tesoro e di Dottor Jekyll e Mister Hyde, quest'ultimo un grande romanzo della letteratura mondiale, che sarà pubblicato qualche volume dopo, sempre nei "Libri Gialli". Come mai?
Cos'è il Giallo, dunque? Da dove arriva? Cosa c'era prima? Questo saggio di Mauro Smocovich, con la prefazione di Carlo Lucarelli, e una nota di Franco Forte (editor della collana mondadoriana degli storici Gialli), compie un lungo viaggio attraverso le praterie del Far West, le metropoli infestate dalla malavita e le pericolose fumerie d'oppio, tra catacombe e fognature, attraverso botole e passaggi segreti. Un viaggio che ci farà incontrare diabolici criminali, perfidi cinesi, detective spavaldi e scimmie assassine. È un viaggio, dunque, pieno di sorprese alla scoperta delle origini del "Giallo", quella sfumatura inquietante che tinge le storie di suspense, mistero e tensione.
dalla prefazione di Carlo Lucarelli: "ha ragione Mauro a cercare di disegnare morfologia e confini di un genere misterioso, complesso e affascinante come questo, ben sapendo che è un’impresa da esploratori di una volta, ma della quale è molto più importante, interessante e intrigante il viaggio stesso piuttosto che le cime raggiunte. Grande lettura, Le origini del romanzo giallo, grande viaggio e bravissimo Mauro. E chissà, magari alla fine vi verrà voglia di scrivere gialli."
dalla nota di Franco Forte: "Feuilleton, romanzi d’appendice, romanzi a sensazione, chiamiamoli come volete. Queste tipologie narrative hanno degli elementi chiari in comune: il senso del mistero, dell’incognito da svelare, e la capacità del protagonista (o dei protagonisti) di muoversi nel labirinto delle intuizioni, dei sospetti, degli indizi e delle prove, per cercare un colpevole."
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