Nel 1997 Telecom Italia, dopo una lunga trattativa, acquista il 49 percento delle azioni di Telekom Serbia. L'affare, in cui furono coinvolti anche i servizi segreti, venne favorito da strani personaggi, i cosiddetti "facilitatori", legati al presidente serbo Slobodan Milosevic. Telecom Italia pagò una somma enorme per l'epoca, 1.500 milioni di marchi tedeschi, che Milosevic pretese in contanti e che, in parte, gli arrivarono con un jet privato in diciotto sacchi di juta delle poste serbe. Diego Zandel, all'epoca dei fatti responsabile della stampa aziendale di Telecom Italia, in questo romanzo si ispira a quell'inquietante transazione e, mescolando verità storica e finzione con l'abituale maestria, si districa tra donne misteriose, orsi ballerini, cantanti folk serbe e raffiche di kalashnikov per offrire al lettore pagine avvincenti, che vedono di nuovo protagonista Guido Lednaz, come nei romanzi "I confini dell'odio" ed "Eredità colpevole".
Per le edizioni VOland è di prossima uscita il nuovo romanzo di Diego Zandel.
Figlio di esuli fiumani, è nato nel campo profughi di Servigliano nel 1948. Ha all’attivo una ventina di romanzi, tra i quali Massacro per un presidente (Mondadori 1981), Una storia istriana (Rusconi 1987), I confini dell’odio (Aragno 2002, Gammarò 2022), Il fratello greco (Hacca 2010), I testimoni muti (Mursia 2011). Esperto di Balcani, è anche uno degli autori del docufilm Hotel Sarajevo, prodotto da Clipper Media e Rai Cinema (2022).
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