Da un lato le radici, la storia. Una storia che ha preso vita quando lo scorso millennio si stava chiudendo. Dall’altro lato le ali, il futuro. Un futuro che vola veloce verso di noi, un futuro che non si limita a camminare piano come faceva una volta. È possibile cristallizzare le sfumature invisibili del tempo dentro un’immagine? È possibile sintetizzare il lungo (lunghissimo) viaggio del Far East Film Festival senza usare una sola parola? Il graphic designer Roberto Rosolin, per riuscirci, si è messo veramente a volare insieme al futuro.
Ed ecco, appunto, l’immagine che rappresenterà la venticinquesima edizione del FEFF: non un disegno, non una foto, ma un’opera d’arte creata dall’Intelligenza Artificiale. Il ritratto evanescente e misterioso di due volti femminili immersi nell’azzurro del cielo, o forse lo stesso volto raddoppiato da uno specchio, dove le radici e le ali smettono di essere metafora e si preparano a diventare racconto.
Atteso a Udine dal 21 al 29 aprile, tra la sede storica del Teatro Nuovo e gli spazi del Visionario, il FEFF 25 si muoverà ancora una volta nell’anima dell’Estremo Oriente: film, super ospiti, mostre, talk, senza ovviamente dimenticare la fitta rete di eventi che coloreranno d’Asia il centro della città…
Nato a Udine il 10 aprile 1999 e poi cresciuto fino a diventare – citando Variety – “uno dei 50 appuntamenti mondiali da non perdere”, il Far East Film Festival è il maggior avamposto europeo del cinema popolare asiatico.
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