L'ottantunesimo numero della collana “Il Giallo Mondadori Sherlock”, la prima al mondo a far rivivere ogni mese le gesta del celebre detective, presenta questo maggio Sherlock Holmes. Il filo rosso della morte (The Merchant of Menace, 2019), firmato da Richard T. Ryan.
La trama
La biblioteca di un lord inglese, un oggetto rubato, un domestico arrestato dalla polizia. Con simili elementi il caso appare quanto di più ordinario si possa immaginare. Perfetto dunque per un’indagine di piccolo cabotaggio alla portata dell’ispettore Lestrade e non certo degno dell’attenzione di Sherlock Holmes. Il giudizio può cambiare tuttavia se il domestico risulta innocente e se l’oggetto rubato è un jambiya, un raro pugnale a doppio taglio tempestato di pietre preziose. Chi ha messo a segno un colpo del genere, pianificando il furto di un manufatto noto soltanto ai più fini intenditori, non può essere un ladro qualsiasi. Anzi, è probabile che questa non sia la prima né l’ultima delle sue imprese. Si tratta di un collezionista votato al crimine? O forse di un professionista che agisce su commissione? Comunque sia, è imperativo porre fine alla nefasta carriera di una primula rossa che per i suoi scopi non esiterà a uccidere. Va in scena così, dal British Museum al Louvre, una partita a scacchi contro un avversario di prima grandezza che sembra giocare sempre tre mosse avanti.
L'incipit
Avendo una grande quantità di tempo a disposizione, visto che sono andato in pensione dopo una carriera di quasi quarant’anni come giornalista, ho deciso di dedicarmi alla mia passione per la carta stampata, sia studiando attentamente alcuni manoscritti, sia tentando di scriverne di miei. Come Sherlock Holmes, mi considero un “vorace lettore”, sebbene la mia memoria non sia acuta come la sua.
Un giorno, mentre rovistavo tra i vari casi nella cassetta di metallo del dottor Watson, da me acquistata a un'asta in Scozia, notai che il fondo sembrava leggermente sollevato in un angolo. Dopo un esame più attento, mi resi conto che ciò che avevo creduto fosse la parte terminale della cassetta non era altro che una sottile lamina di metallo tagliata in base alle esatte dimensioni del contenitore. Così presi un cacciavite a testa piatta e, facendo leva, riuscii a sollevare il doppiofondo, sotto il quale scoprii quest’ultimo caso che era stato nascosto proprio lì.
Devo ammettere che l'idea del dottor Watson di nascondere un manoscritto nel doppiofondo della cassetta – che era di sua proprietà e che molti ritenevano fosse stata custodita al sicuro nei forzieri della Cox & Co. – risultava troppo affascinante perché potessi resistere, così mi sedetti e cominciai a leggere immediatamente.
Extra
Il volume è impreziosito dal saggio: Abili furti su commissione di Luigi Pachì.
"Curiosando tra le vicende che hanno accompagnato sir Arthur Conan Doyle negli anni della sua produzione sherlockiana, ci si può imbattere in episodi davvero singolari."
Info
Sherlock Holmes. Il mercante del terrore di Arthur Hall (Il Giallo Mondadori Sherlock n. 81), 176 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Marilena Caselli
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