24 giugno/2 luglio: nuove date e nuova location per il Far East Film Festival.
Se fino a pochissimi giorni fa si è dovuto navigare a vista, senza certezze, tra permessi e restrizioni, l’annuncio della riapertura delle sale ha ovviamente creato la necessità di adattare tutte le linee progettuali all’evolversi della situazione.
Collocata nello stesso periodo del 2020, quando l’intera formula e l’intera struttura vennero rivoluzionate in funzione dello streaming, l’edizione 2021 vedrà la dimensione “festivaliera” prevalere sulla dimensione “digitale”. E per garantire la massima funzionalità agli spettatori che raggiungeranno Udine, gli organizzatori hanno deciso di trasferire il quartier generale del FEFF 23 dal Teatro Nuovo al Visionario e al Cinema Centrale.
Non una sala unica, la cui gestione avrebbe purtroppo comportato eccessivi rallentamenti e disagi, ma più sale e un’arena all’aperto, il garden del Visionario, grazie a cui rendere fluida la programmazione e, appunto, l’osservanza delle regole.
Assieme al FEFF, ovviamente, ritroveremo il FEFF Campus, la scuola di giornalismo per giovani talenti orientali e occidentali capitanata da Mathew Scott, e ritroveremo anche Ties That Bind, il workshop di coproduzione Asia-Europa, e Focus Asia, cioè l’area Industry del Festival. Focus Asia, con la sezione Far East in progress, il project market e un fitto calendario di webinar si svolgerà dal 30 giugno gramma di Ties That Bind si svolgerà nelle stesse date.
Ricordiamo che l’immagine ufficiale del FEFF 23 porta la firma del graphic designer Roberto Rosolin, “artista fareastiano” stabile ormai dal 2015, e che la preview legata a questo annuncio rivela già il taglio cinematografico scelto per il 2021: la stilizzazione di un viaggio on the road a bordo di una vecchia Volvo. Dal passato al futuro.
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