La Piemme presenta il nuovo atteso romanzo storico di Carla Maria Russo: I Venturieri.
La trama
Un secolo di storia della famiglia Sforza, tre generazioni alla ribalta, una grande e avventurosa saga familiare, ricca di mille indimenticabili personaggi.
Muzio Attendolo è un ragazzone alto e robusto, ma anche sveglio e acuto, costretto dal padre, uomo intransigente e violento, a fare il contadino. Nel segreto più assoluto si incontra con Imelda, che è innamorata di lui ma non lo sposerà mai, perché appartiene alla potente famiglia dei Pasolini, nemica capitale degli Attendolo. Una sera, a cena, Muzio percepisce che la tresca con Imelda è giunta alle orecchie del padre e rischia di pagare carissimo la sua imprudenza. Senza pensarci un istante, abbandona la tavola e fugge, arruolandosi come venturiero nelle schiere di Boldrino da Panicale.
Quella scelta improvvisa e precipitosa imprimerà alla sua vita una svolta, che, attraverso pericolose vicissitudini, guerre feroci, nemici irriducibili e il grande amore per la popolana Lucia, lo porterà a diventare Muzio Sforza, il temutissimo capitano di ventura conteso e ricercato da tutti i signori d'Italia. Lucia gli darà molti figli, ma il più amato resterà sempre il primogenito Francesco, per il quale il padre sogna un destino ancora più felice e fortunato del suo. Pur non mancando fra loro divergenze e contrasti, padre e figlio si amano e si stimano reciprocamente ma Francesco, grazie anche alle opportunità che ha potuto cogliere nella vita, rivela doti persino maggiori di quelle di Muzio, non solo militari ma anche di lungimiranza, diplomazia, acume politico e fascino personale, che gli consentiranno, attraverso percorsi avventurosi e spesso difficili, di conquistare l'amore appassionato e indomabile di una grande donna e il titolo di duca di Milano, strappandolo all'ambiguo e inquietante Filippo Maria Visconti.
Carla Maria Russo, con la maestria che la contraddistingue, riesce a riportare alla vita personaggi celebri, a mostrarceli nei loro tratti più umani, nelle ombre che, come spesso accade, danno maggior risalto alla luce, e ci permette di comprendere chi siano nella realtà gli uomini e le donne celati dietro al mito.
L'incipit
Maggio 1385
La ragazza si chiamava Imelda e, in teoria, Muzio non avrebbe dovuto nemmeno sfiorarla con uno sguardo, in primo luogo perché era già promessa sposa, e non certo a lui, e poi perché di cognome faceva Pasolini, la famiglia nemica capitale degli Attendolo, cui Muzio apparteneva.
Se il padre della ragazza, Astorre Pasolini, avesse scoperto la tresca tra lui e la figlia, o se lo avessero scoperto i violenti e tracotanti fratelli di Imelda, lo avrebbero fatto a pezzi e dato in pasto ai cani, o ai maiali, così di lui non si sarebbe trovato neppure l’osso del dito mignolo.
Muzio era consapevole dei rischi che correva quando inseguiva la ragazza come un segugio la preda, ma non riusciva mai a disciplinare l’istinto, sottomettendolo alla ragione.
Quelle forme generose, quelle carni sode, bianche, esalanti un sentore irresistibile, lo mandavano in un’estasi tale che, per quanto dopo rimpiangesse di essere caduto ancora una volta in tentazione e giurasse che «mai più, mai più» avrebbe messo a repentaglio se stesso e la sua famiglia, non mancava di ricaderci ogni volta che la intravvedeva per i boschi. E ci passava spesso per i boschi, Imelda, chissà com’è che ci passava così spesso, quel diavolo tentatore…
Hanno ragione i preti, è tutta colpa delle donne se gli uomini cadono nel peccato, ecco perché Muzio non confessava mai le sue colpe a don Liborio, intanto perché non commetteva alcun vero peccato, la responsabilità era di Imelda e del diavolo che si portava dentro, e poi vai a fidarti del segreto confessionale di don Liborio; suo padre l’avrebbe squartato, se avesse anche solo sospettato.
L'autrice
Carla Maria Russo è appassionata di ricerca storica e adora le biblioteche, dove trascorre parecchio tempo. Per Piemme ha pubblicato con successo La sposa normanna, Il Cavaliere del Giglio, L'amante del Doge, Lola nascerà a diciott'anni, La regina irriverente, La bastarda degli Sforza e I giorni dell'amore e della guerra, questi ultimi dedicati alla figura di Caterina Sforza. Nel 2017, sempre per Piemme, ha pubblicato Le nemiche.
Info
ISBN 978-88-566-7954-0 – 512 pagine
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