A vent' anni di distanza dal romanzo con protagonista il capitano Bruno Arcieri, Nero di maggio, primo di una serie che col tempo sarebbe stata molto apprezzata dai lettori, Leonardo Gori è appena uscito con "Il ragazzo inglese".
Il nuovo romanzo riunisce in sé vari generi: la spy story, il ritratto storico, la storia d'amore.
Il protagonista Arcieri, romanzo per romanzo, è sempre meglio definito nella sua umanità, nel suo modo di intendere la vita e il suo lavoro nei servizi segreti italiani.Emerge dalla narrazione a tutto tondo, con i suoi valori etici e le sue rigidità. Il carattere e l'atteggiamento del giovane Arcieri vengono messi in crisi da personaggi femminili che gli dicono, nellinguaggio proprio a ciascuna di loro, di buttarsi nella vita, senza troppe riserve mentali.
L'algida fidanzata Elena è perfettamente speculare al capitano.
Il romanzo ha un doppio piano narrativo: la storia del 1940 è rievocata nel 1970 dal maturo colonnello Arcieri che la racconta al maresciallo Guerra nel corso di un viaggio in auto da Firenze a Reggio Emilia, sulle tracce di tre personaggi già protagonisti di un precedente romanzo ("L'ultima scelta" /TEA): la ex bellissima spia e prostituta Nanette, il suo innamorato Daniele e il vecchio Oscar, con cui è fuggita.
L'azione principale è ambientata a Firenze nell'aprile del 1940, nella fase della "non belligeranza" del governo italiano, mentre parte dell' Europa è già in guerra. In questa situazione ambigua si muove il regime e i servizi segreti delle varie potenze, ognuno portatore di un modo diverso d'intendere la politica internazionale.
L'ambiente fiorentino è quello dei palazzi del Lungarno, abitati da membri da sudditi dell'impero britannico che per motivi diversi sono in contrasto con le scelte politiche del loro Paese, ma anche quello dei quartieri popolari di Oltrarno.
Compare nella prima parte la fidanzata di Arcieri, la bionda e raffinata ebrea Elena Contini, "consigliata" a ritirarsi nella villetta di Viareggio per non intralciare, con la sua scomoda presenza, le indagini del capitano.
Come in ogni spy story che si rispetti, i personaggi principali cambieranno ruolo nelle ultime pagine.
I vari ingredienti del romanzo stoerico di detection sono dosati benissimo: l'ambientazione storica e geografica documentatissima ma mai pedante fa da sfondo e al tempo stesso costituisce il detonatore della storia principale a cui si collegano vicende che rimandano alla storia europea dei primi anni del XIX secolo.
Come sempre in Gori, citazioni di brani di musica jazz e una raccolta poetica ermetica.
Bellissima la copertina di Francesco Chiacchio con un'auto con colori freddi in primo piano e in alto uno scorcio di Firenze, il tutto su fondo rosso ruggine.
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