Con il detective dilettante Paul Savoy…
Intanto la villa isolata, ovvero la Casa dell’Opale è un mostruoso, bizzarro edificio isolato che sorge in una notte tempestosa, squassata dal vento e squarciata da lampi. Qui, a ricevere gli ospiti del proprietario Mainwaring Paar, c’è il dottor Andregg, una figura allampanata e lugubre, dall’aspetto malaticcio e dalla faccia cadaverica. Gli invitati, poi, sono in numero di tredici che non porta proprio bene. Inoltre la villa racchiude la storia di due uomini uccisi a colpi di pugnale a causa di una gemma infausta, l’Opale di Nonio, appartenuta ad un senatore romano. Inizio davvero poco rassicurante…
Tra gli invitati abbiamo il detective dilettante Paul Savoy che dovrà vedersela con una serie di fatti raccapriccianti e inspiegabili. Intanto tutti gli ospiti portano con loro una o più gemme di inestimabile valore sulle quali pesano strane leggende e il padrone di casa, che ha messo un bel milione di dollari in cassaforte per uno di tali gioielli, è impaurito, sicuro che qualcosa di grave accada.
Tutto concorre a creare un clima di suspense e paura, la luce di una lampada che si spenge, fino all’angoscioso e terribile grido “Assassino!” che risuona per tutto il palazzo. In breve è stato ucciso proprio Mainwaring Parr con un grosso coltello da caccia piantato all’altezza del cuore e un altro ospite, il detective Herman Dicks, sembra agli sgoccioli della vita con il cranio spaccato. Gli eventi straordinari sono appena cominciati… Impossibile comunicare con l’esterno, la linea telefonica è interrotta, ed ecco uno scoppio improvviso, la cassaforte saltata e i soldi spariti. Ma, soprattutto, spariscono anche il morto e il moribondo! Non si trovano né dentro né fuori. Incredibile…
L’eccentrico Paul Savoy, che “rimugina” meglio in un ambiente di colore azzurro, ammirato e allo stesso tempo disprezzato da qualcuno (una testa balzana, un venditore di fumo a cui manca più di una rotella), ora sembra avere capito tutto. Prevede, addirittura, l’arrivo di due nuovi personaggi e le domande fioccano numerose: Perché hanno ucciso Parr e Dicks? Perché hanno fatto saltare la cassaforte? Come si spiega la scomparsa delle salme? Dove sono nascoste? Qualcosa, anzi tutto non quadra. Per lui ci deve essere un nesso con i fatti avvenuti prima del delitto, con gli avvenimenti che l’hanno preceduto.
Un bel rompicapo mentre i vari personaggi, egregiamente costruiti nelle loro diversità, si scontrano fra loro, un pazzo con la barba bianca gira nei dintorni, un ospite pauroso grida di continuo, le teorie si accavallano e complicano se si aggiunge la possibilità che esistano dei passaggi segreti. Ad un certo punto “Eureka!” grida Paul, scattando in piedi, “Ho trovato!” Ma il bello deve ancora venire.
Alla fine della incredibile, surreale vicenda la lunga, interminabile soluzione dello stesso detective dilettante che lascia gli astanti radunati a bocca spalancata. E anche il lettore, con la voglia di rileggere tutto daccapo per vedere se…
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