Gennaio 1929. Mentre il Generale Inverno assedia Milano e la avvolge di bianco, il pugno di ferro della milizia fascista cala sulla città che sta cambiando da un giorno all'altro. Automobili invadono le strade, vicoli cedono il posto ai boulevard e il Naviglio interno soccombe sotto le nuove coperture in pietra. Ma non tutti piegano il capo. Alla Scala Arturo Toscanini si rifiuta di eseguire gli inni al re e al duce convinto di dover suonare ben altra musica. Nei vecchi quartieri i "bravi ragazzi" della mala meneghina rispondono agli sgherri di Mussolini. E nella questura di piazza San Fedele il commissario Carlo De Vincenzi non si lascia ingannare da chi vuole depistarlo. Una donna è stata trovata cadavere davanti alla Colonna del Diavolo, vicino alla basilica di Sant'Ambrogio, e il caso rischia di compromettere alcuni membri del Partito. La successiva morte di un barcaiolo, che sta trasportando un ultimo carico di carta verso il Tombon de San Marc, prima dell'interramento del Naviglio, sembra a tutti un incidente. Ma non a De Vincenzi, e nemmeno ai malnatt della ligéra che della gran Milan conoscono l'anima e la lingua segreta. Dopo «L'ombra del campione», Luca Crovi rimette in scena un'icona del giallo italiano, il celebre poliziotto creato da Augusto De Angelis tra i Trenta e i Quaranta, componendo il canto del cigno di un mondo al tramonto, di una variopinta umanità che affrontava la vita con coraggio e sbeffeggiava il potere con una risata.
Critico rock e conduttore radiofonico, Luca Crovi si è laureato in Filosofia con specializzazione in Storia Antica presso l’Università Cattolica di Milano. Dopo aver lavorato per le case editrici Camunia e Garzanti è diventato redattore presso la Sergio Bonelli Editore, dove dal 1993 si occupa della collana Almanacchi. Contemporaneamente ha svolto l’attività di critico musicale per “Italia Oggi”, “Il Giornale” e “Max”. Ha debuttato come autore con un racconto dal titolo Bietole al forno uscito nell’antologia Misteri (1992, Camunia), dopodiché si è dedicato allo studio delle origini e degli sviluppi della narrativa poliziesca in Italia pubblicando prima il saggio Delitti di carta nostra. Una storia del giallo italiano (2000, Edizioni Puntozero) e poi l’antologia del brivido L’assassino è il chitarrista, curata assieme il musicista Franz Campi (2001, Edizioni Puntozero). Per Marsilio ha realizzato la monografia Tutti i colori del giallo (2002), libro che si è poi trasformato nel 2003 nella omonima fortunata trasmissione radiofonica di Radiodue insignita nel 2005 del prestigioso Premio Flaiano. Ha pubblicato con Stefano Priarone i saggi Mr. Fantasy. Il mondo segreto di J.R.R. Tolkien (2003, Passigli) e Stephen King. L’Uomo Vestito di Incubi (2004, Aliberti) mentre con Seba Pezzani ha siglato il “rock thriller in salsa olandese” Tuttifrutti (2004, Passigli). Nel corso di ricerche d’archivio, ha ritrovato Il paese senza cielo di Giorgio Scerbanenco, e ne ha curato la riedizione per Aliberti Editore nel 2003, così come assieme allo studioso Claudio Gallo si è occupato del rilancio editoriale di un feuilleton nero come I ladri di cadaveri di Jarro (2003, Aliberti). Ha scritto racconti noir per le antologie La minestra sul cortile (2006, Coniglio), Anime nere (2007, Mondadori) e Uccidere per sport (2008, Todaro) e siglato sceneggiature a fumetti per i volumi I vizi di Pinketts (2003, Edizioni Bd), Arrivederci, amore (2005, Vents D’Ouest), Laggiù nel profondo (2007, Edizioni Bd), e Fantômas – Le nuove avventure (2006, Edizioni BD), misurandosi per l’occasione con personaggi nati dalla fantasia di Andrea G. Pinketts, Massimo Carlotto, Joe R. Lansdale e Marcel Allain e Pierre Souvestre e lavorando con disegnatori come Maurizio Rosenzweig, Andrea Mutti e Angelo Busacchini.Nel 2013 pubblica (per Garzanti) Noir. Istruzioni per l'uso, mentre nel 2018 esce per Rizzoli il giallo di ambientazione milanese L'ombra del campione.
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