1. Non scrivete il racconto nel futuro per poi tornare indietro nel presente a vantarvi di essere all'avanguardia. Questa modalità sarebbe più consona per un racconto di fantascienza. Ma poi, con quello che si sa oggi sui viaggi nel tempo c'è il forte rischio che esplodiate durante il tragitto.
2. Non utilizzate ghost writer o correttori di bozze automatici, animali o umani che siano, se non siete in grado di ricontrollare cosa hanno scritto per voi. Spesso fanno solo danni, soprattutto i correttori automatici. Ma anche gli umani non scherzano. I ghost writer invece torneranno a tirarvi le lenzuola di notte.
3. Non scrivete bendati o aspettando che la Musa vi parli. O, come ipotizza Jorge Luis Borges nel suo racconto "La biblioteca di Babele", per cui scrivendo qualunque carattere in sequenza, dopo una serie infinita di combinazioni, si potrebbe arrivare a scrivere una frase dal senso compiuto. Siamo quasi sicuri che non vi basterà un'esistenza per scrivere un racconto breve, anzi brevissimo, ma soprattutto decente. Per tacer dell'originalità.
4. Non sperimentate su di voi le vicende di cui andate a raccontare. Per esempio non sparatevi su una gamba per vedere come si rimargina una ferita. Non diventate alcolisti cercando di imitare i detective dell'harboiled school, o cercando di scrivere alla Raymond Chandler, che beveva sì, ma scriveva da sobrio. Non provate a strangolarvi, decapitarvi o quant'altro. A meno che il racconto non vi stia riuscendo una schifezza e vi vogliate suicidare. Non vi fate ammazzare la mamma per provare a essere James Ellroy.
5. Non prendete appunti di notte nel dormiveglia, risulteranno sconclusionati e inconcludenti. O vaghi. Come raccontava Alfred HItchcock. Che aveva avuto una brillante idea la notte mentre dormiva, aveva scritto qualcosa di veloce al buio e si era riaddormentato. L'idea gli sembrava geniale, ma al risveglio leggendo il bigliettino trovò scritto: "Tizio ama Caia". Non ricorderete nulla di quello che intendevate, come noi non ricordiamo con esattezza che sia stato Hitchcock a dirlo.
6. Non allegate il vostro dito mozzato, quando spedite il manoscritto alle varie case editrici, minacciando di procedere a tagliarvi altre dita nel caso non decidessero di pubblicarvi o quantomeno di leggervi. Anche se la matematica non è la vostra opinione state sicuri che di dita ve ne rimarranno zero. Sarà peggio se proseguite con altre parti della vostra anatomia.
7. Non annunciate colpi di scena, suspense e meraviglie varie se poi non siete in grado di onorare i vostri propositi. Come noi che volevamo scrivere qualcosa di spiritoso e invece siamo quasi arrivati a scrivere una cosa seria. Ed abbiamo annunciato un decalogo e invece le idee non ci sono bastate facendoci fermare al punto 7.
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