Vediamo un uomo che galleggia nell’aria. La foto cristallizza un singolo attimo, l’attimo del volo, e non sappiamo quale sia l’attimo precedente. Possiamo solo immaginarlo. Un salto? Un tuffo? Un’acrobazia? La foto non ce lo dice, appunto, ma ci dice un’altra cosa: ci dice che il corpo di quell’uomo è un corpo libero. E dentro la sua libertà, dentro i suoi movimenti senza troppe regole, il Far East Film Festival di Udine ha scelto di specchiare il senso della ventunesima edizione.
È, ancora una volta, il grafico Roberto Rosolin a firmare l’immagine ufficiale del FEFF, interpretandone la vocazione pop ma anche la dimensione di sfida e di sogno che, da sempre, caratterizza il festival udinese. Un salto, un tuffo, un’acrobazia nell’universo cinematografico made in Asia. Un corpo che galleggia libero dal 1999.
Attesissimo al Teatro Nuovo di Udine dal 26 aprile al 4 maggio, il FEFF ha raggiunto nel corso del tempo la fisionomia di una vera e propria “isola del cinema”: un posto dove i film vengono mostrati, commentati, respirati, ideati e, attraverso alla sezione Industry/Focus Asia, anche “progettati”. Film fortemente riconoscibili e catalogabili (per genere e provenienza), film che permettono di strutturare il programma come vera e propria piattaforma on demand.
Anche il FEFF 21, punto d’osservazione esclusivo e strategico sulle tendenze, gli stili e il mercato d’Oriente, attingerà dunque alle migliori produzioni asiatiche dell’ultima stagione e il calendario, ancora una volta, sarà impreziosito da un fittissima rete di eventi collaterali.
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