La Newton Compton porta in libreria un romanzo a sfondo storico firmato da Luigi De Pascalis: Il sigillo di Caravaggio.

La trama

Il giovane Caravaggio, arrivato da poco a Roma, comincia a lavorare nella bottega di Cavalier d’Arpino, famosissimo pittore tardo-manierista. Si dedica soprattutto a realizzare nature morte, cosa che detesta perché vorrebbe dipingere figure e mettersi alla prova con nuove sfide. Ma il Cavalier d’Arpino, oltre a dipingere, commercia anche in dipinti, soprattutto nel Nord Europa. E la sua bottega ne è piena. Ed è così che Caravaggio adocchia tra i nuovi arrivi una tavoletta di piccolo formato, opera di Hieronymus Bosch. Rappresenta una scena minuziosa e complicata, con alcune figure nude o vestite in modo curioso, immerse in uno strano paesaggio. Per dimostrare al suo maestro che sa dipingere figure umane, ma anche perché il dipinto lo attrae in un modo che non sa spiegare, Caravaggio lo ricopia di nascosto e lo tiene per sé. Quello che non sa è che gli cambierà presto la vita. Sulla tavoletta, infatti, è inciso un segreto preziosissimo, la chiave d’accesso alla Grande Opera alchemica. E c’è qualcuno disposto a qualunque cosa pur di entrarne in possesso.

L'incipit

Toscana, Territorio dei Presìdi spagnoli

Spiaggia della Feniglia

17 luglio 1610, pomeriggio

L'uomo era rannicchiato sotto lo scafo di una vecchia barca, poco più di un relitto messo in secco a cinque o sei passi dalla battigia. La sabbia umida gli rinfrescava il viso tumefatto e dolorante. Era caduto da cavallo per sfinimento a mezzo miglio da lì, nella macchia che costellava la striscia di terra bassa e sabbiosa che andava da Ansedonia al promontorio dell'Argentario e chiudeva da quel lato la laguna di Orbetello, città che era capoluogo del Territorio dei Presidi e sede del locale governatorato spagnolo.

Si era trascinato fino alla vecchia barca per riprendere un po' le forze e soprattutto per nascondersi da quelli che lo inseguivano per ucciderlo. Lo avrebbero trovato presto, però, perché le sue tracce sulla sabbia erano chiare e non aveva avuto la forza e il tempo di cancellarle.

"Vengano pure, che ho di che difendermi", pensava di continuo sincerandosi di avere accanto la spada, una buona lama milanese che possedeva da quando, anni prima, aveva lasciato la capitale di quel ducato.

Ma la verità era che quanto gli era accaduto negli ultimi quattro giorni lo aveva così debilitato che perfino un bambino avrebbe potuto avere la meglio su di lui, figurarsi i tagliagole che l'inseguivano.

"Devi sforzarti di riposare almeno un poco", si diceva. "E al diavolo il mondo e le sue beghe".

L'autore

Luigi De Pascalis è nato in Abruzzo, ma è romano di adozione. Ha pubblicato con grande successo numerosi racconti di genere fantastico ed è tradotto in Francia, Germania e Stati Uniti. Ha vinto per due volte il Premio Italia, una il premio Aqui per il migliore romanzo storico, è stato finalista al Premio Camaiore e candidato al Premio Strega 2016. Il sigillo di Caravaggio è il suo primo libro pubblicato dalla Newton Compton.

Info

Il sigillo di Caravaggio di Luigi De Pascalis (Newton Compton – Nuova Narrativa Newton n. 939), 384 pagine, euro 12,00 (in eBook, euro 2,99) – ISBN 9788822725462