Gli spettatori del Far East Film Festival hanno incoronato il Giappone con il dolcissimo e surreale Close-Knit di Ogigami Naoko.
Sul secondo e terzo gradino del podio si è invece classificata la Corea del Sud, con il dramma sportivo Split di Choi Kook-hee e il toccante melodramma Canola di Chang.
Close-Knit si è aggiudicato anche il “voto di qualità” degli accreditati Black Dragon, mentre i web-giurati di MYmovies hanno scelto Mad World di Wong Chung.
Il Far East Film Festival, giunto alla diciannovesima edizione, ha sostanzialmente confermato le ottime soglie del 2016. Lasciando parlare i numeri: 60 mila presenze, 140 ospiti asiatici, 1200 accreditati (giornalisti, critici, studenti di cinema, esperti, “addetti ai lavori”, gente che ama il cinema, non solo quello d’Oriente), 120 mila euro d’incasso (tra sbigliettamenti e accrediti). Le provenienze hanno coperto, in totale, più di 40 nazioni (contando anche i professionisti di Focus Asia, il nuovo mercato di genere del Far East Film Festival), tra cui, Austria, Spagna, Germania, Inghilterra, Giappone, Stati Uniti, Ungheria, Slovacchia, Svizzera, Croazia, Paesi Bassi, Austria, Svezia, Corea del Sud, Belgio, Norvegia, Romania. Slovenia (in particolare, studenti e docenti dell’università di Lubiana) e Brasile.
Non resta che darsi appuntamento a Udine, per l’edizione del ventennale, dal 20 al 28 aprile 2018!
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