Dopo le avventure narrate ne Il volo del Pellicano, il grafico e cuoco sopraffino Giulio Cortesi, investigatore dilettante, continua il suo cammino di avvicinamento agli ultimi Rosa+Croce viventi, risolvendo intricati enigmi grazie alla conoscenza dei simboli e a un gruppo di strani e divertenti amici.
L’abbiamo lasciato alle prese con una nuova vita, e là lo ritroviamo: grafico ormai affermato, non ha rinunciato a inseguire i suoi sogni. Ma il destino non gli lascerà godere la fama e il successo senza mettere alla prova il suo spirito.
Questa volta si troverà coinvolto da un gruppo di nuovi, divertenti e un po’ strambi compagni d’avventura, in un complesso caso di omicidio, per il quale viene accusato un misterioso professore di storia dell’arte, che ha deciso di rispondere alle domande che gli vengono poste attraverso versi ermetici, disegni o riferimenti al simbolo del labirinto. Per venire a capo dell’indagine e trovare una strada che lo porti fuori dal labirinto, tra le immancabili ricette, le opere d’arte e i manoscritti di alchimia, Giulio Cortesi individuerà una via d’uscita molto particolare.
Il simbolo del labirinto ricorre tra le pagine, e scopriremo che c’è sempre più di un modo per abbandonare i suoi corridoi.
Tra simbologia e misteri alchemici, grazie alle molte immagini che corredano il volume, potremo seguire passo passo l’avventura preparata dall’autore.
Labirinti di Giovanni Francesco Carpeoro (Melchisedek, 2016)
ISBN 9788893400275 – Pagine 454 – € 24,50
Giovanni Francesco Carpeoro è nato a Cosenza nel 1958, per poi trasferirsi a Milano e laurearsi in giurisprudenza. Ha esercitato la professione di avvocato per trent’anni, ma ha sempre coltivato svariati altri interessi quali il simbolismo e la musica degli anni ‘70.
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