- Un libro consigliato a cacciatori di libri inesistenti e di falsi letterari, cultori dell’ironia intelligente, delle omonimie e delle traslazioni dall’inglese, spulciatori di dizionari antichi e moderni, golosi di segreti editoriali.
- Chiamatemi Marlowe – No, non “quel” Marlowe di Lucius Etruscus - (Montechino Editore) ISBN: 978-88-99477-05-9
Un libro consigliato a cacciatori di libri inesistenti e di falsi letterari, cultori dell’ironia intelligente, delle omonimie e delle traslazioni dall’inglese, spulciatori di dizionari antichi e moderni, golosi di segreti editoriali.
I primi racconti di Marlowe, no, non quel Marlowe, vengono pubblicati per la prima volta su carta! In un libro edito dalla Montechino Editore. Lucius Etruscus si contraddistingue per la sua ironia, la sua bravura e la sua cultura spropositata. Quanto spropositata? Avete presente così? Di più. Lucius sa tutto di autori esistenti e soprattutto sa tantissime cose di autori non esistenti. Tutta l’opera di cui stiamo parlando, del resto, è uno pseudo-romanzo articolato in racconti gialli, dove a morire è – sicuramente – la cattiva letteratura. E non vi perdete la bellissima prefazione di Mauro Smocovich, eh?
Il protagonista di questi racconti è un investigatore omonimo, che non è chi si potrebbe pensare. Allo stesso modo, nel suo mondo nessun volume è il libro che sembra, e nessun autore è chi dice di essere, nemmeno i ghostwriters; anche gli editori mentono quasi sempre. La cattiva letteratura muore a intervalli regolari, ma la mano che la uccide è sempre diversa. Marlowe indaga, a modo suo. Ci sono investigatori che indagano, altri che deducono. Lui si limita a supporre!
I personaggi:
L’investigatore: Marlowe
Le pupe: Dolcezza, Tesoro, Zucchero, Bionda
Gli scrittori: Farmer, Sam Clemente, Abele Caino, Giovanni Polidori, Curzi
Gli editori: Logres, Gherardo Delle Notti, Il Capo
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