Un caleidoscopio di immagini e suggestioni. Il brutale omicidio di una ragazza indiana in una riserva dell’Arizona che dopo oltre vent’anni produce i suoi inimagginabili effetti. Gli incubi di un’agente letteraria e il prossimo romanzo del suo inquietante autore/amante. Un film a basso costo di una Hollywood malata che ricicla attori sul viale del tramonto. Un monaco moribondo che nella sua cella scrive sui muri parole che portano verso la fine. La fine di ogni cosa. Mentre tutto converge verso un luogo maledetto… Land’s End.
Land’s End. Il teorema della distruzione, è pubblicato da Meridiano Zero, e costituisce l’ultima fatica letteraria dell’inedita (come collaborazione) coppia di autori Danilo Arona e Sabina Guidotti. Lei sceneggiatrice, scrittrice ed editor. Lui non ha bisogno di presentazioni, uno dei migliori e più amati autori di genere del nostro paese, grande esperto di cinema e tanto altro.
Siamo di fronte a un romanzo inatteso e accattivante. Un complesso gioco di specchi, un malefico puzzle, che pezzo dopo pezzo coinvolge il lettore, mentre una cinica tensione sale a ogni pagina, sino a divenire un’inesorabile trappola per la mente. Numerosi i richiami a cinema e letteratura, nonché a diversi elementi del pantheon creativo dello stesso Arona, dal suo luciferino autore alter ego Morgan Perdinka, a luoghi e immagini cari all’autore di Alessandria (Bassavilla).
La scrittura è complessa, senza mai essere ridondante o pesante, anzi il romanzo scorre fluido. Ogni frammento di scrittura trova il suo posto nella narrazione, ogni elemento combacia perfettamente e si delinea un mosaico distruttivo e dannato, in cui i segni dell’Apocalisse si muovono incontrollabili. Un opera corale che da voce ad autentica follia.
Maledizione. Dannazione. Apocalisse. Tutto in unico romanzo. Una lettura da non perdere.
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