Apri la porta della sala 6 e trovi la sala immersa nel buio.

Oltre la soglia non si vede una mazzafionda.

– Ma a che ora inizia questo film? Qui è buio pesto.

L’amica tira fuori il biglietto – Se avessi una torcia te lo direi! – e prova ad allungare un piede oltre l’uscio ritraendolo subito – Non ricordo dove cominciano i gradini e non vorrei rompermi l’osso del collo, che facciamo?

- Aspetta qui, vado a chieder lumi in biglietteria.

- Ecco, brava, chiedi lumi.

Dalla cassiera – Scusi, ma la sala 6 è al buio.

- Certo, non accendiamo mai la luce prima del film.

- E senza luce come si trovano i posti numerati?

La cassiera fa spallucce.

- Lei lavora qui da molto?

- Da anni, e non abbiamo mai acceso la luce prima dell’inizio del film!

- A inizio film dovreste spegnerla. Anch’io vengo qui da anni e ho sempre trovato la luce accesa – Fa spallucce di nuovo.

Torno in sala e la trovo illuminata e l’amica è già sistemata al suo posto.

- Hanno acceso adesso, sono andati a protestare altri due spettatori.

Tornano anche loro e si accomodano alle nostre spalle facendo le loro considerazioni.

- Mai vista una cassiera tanto arrogante, una così non me la scoperei per tutto l’oro del mondo!

Benicio Del Toro rende alla perfezione la ferocia e la doppia faccia di Escobar, capace di passare dalle canzoni melense, alle favole per bambini, alle preghiere accorate con lacrimuccia all’occhio, ai massacri più efferati senza guardare in faccia a nessuno.

Meno efficace l’antagonista Josh Hutcherson, buono e tontolone, che nell’aspetto ricorda tanto il nostro Nicolas Vaporidis. Un thriller senza pause per un finale andrenalinico assolutamente da non perdere.

ESCOBAR – Francia, Spagna 2014 – 120’

Regia: Andrea Di Stefano

Con: Benicio Del Toro, Josh Hutcherson, Brady Corbet, Claudia Traisac, Carlos Bardem.

Nick decide di trasferirsi su una spiaggia selvaggia della Colombia a insegnare surf. Sul posto si innamora di Maria, ma non tutto fila liscio. Due fratelli del posto nella speranza che se ne vada gli aizzano contro i cani. Nick ne parla al potente zio di Maria, noto benefattore del posto e gli aggressori vengono trovati barbaramente uccisi. Purtroppo lo zio è il noto narcotrafficante Pablo Escobar e la bella favola d’amore di Nick si trasforma presto in incubo.

Dopo l’ottimo Orphan, lo spagnolo Jaume Collet-Serra si cimenta in questo Paradise Beach. Ennesimo squalo-movie, dopo quello reso famoso da Steven Spielberg, passa dalle acrobazie surfistiche all’horror. Come in Escobar si parte dalla ricerca della spiaggia perfetta per fare surf e si finisce in un sacco di guai.

Protagonisti di questi 87 minuti tensivi: una ragazza, uno squalo, una balena morta e un gabbiano ferito.

Interpreti e minuti ridotti all’osso. Pochi ma buoni.

PARADISE BEACH – Dentro l’incubo – USA 2016 – 87’

Regia: Jaume Collet-Serra.

Con Blake Lively, Óscar Jaenada, Sedona Legge, Brett Cullen

La studentessa di medicina Nancy, dopo la morte della madre, decide di abbandonare tutto e tutti per una vacanza sul surf in una solitaria spiaggia messicana. L'amica che doveva accompagnarla dà forfait all’ultimo momento e decide di affrontare le onde da sola.

Decisa dal lutto a mollare studi e progetti, sarà costretta a tornare combattiva per salvarsi dallo squalo che a pochi metri dalla riva non le concede tregua costringendola a spostarsi tra un cetaceo morto, una roccia affiorante e una boa.

La famiglia Fang tratto dall’omonimo romanzo di Kevin Wilson è diretto dal bravo Jason Bateman (che lo interpreta con la produttrice Nicole Kidman).

Allettata dai trailer mi sono trovata a guardare spesso l’orologio. Al di là del film ben confezionato, degli attori bravi, della morale, quando ti annoi è più forte di te. Soprattutto se sei l’unica spettatrice in sala e se la sera prima ti eri vista in TV Strangerland dove la Kidman con la stessa parrucca al posto dei genitori si perdeva i figli.

Per ammazzare il tempo speri fino all’ultimo che arrivi almeno un serial killer e quando non arriva cominci a pensare a cosa fare per cena prima di decidere per una pizza take away.

LA FAMIGLIA FANG – USA 2015 – 107’

Regia: Jason Bateman.

Con: Nicole Kidman, Jason Bateman, Christopher Walken, Marin Ireland, Jason Butler Harner, Josh Pais.

Annie e Baxter da adulti se la cavano malissimo. Attrice fallita lei, scrittore bloccato lui. Si rivedono nei filmati amatoriali girati dai genitori quando da piccoli tutti li conoscevano come A e B, figli di Caleb e Camille Fang, artistica coppia di performer che li utilizzava nelle loro scioccanti esibizioni. Quando i genitori scompaiono la polizia pensa sia opera di un Serial killer, ma Annie e Baxter si convincono che si tratti di un’ennesima opera d'arte.

Cupo e ossessivo questo The VVitch. La difficile esistenza di una famiglia espulsa dalla collettività e rovinata dal bigottismo. Colori smorti, bosco cupo, preghiere compulsive, natura ostile, eventi soprannaturali e privazioni che portano a una veloce disgregazione della famiglia.

Se fosse finito dieci minuti prima, senza mostrare la spiegazione finale, sarebbe stato perfetto.

THE VVITCH – USA 2015 – 90’

Regia: Robert Eggers.

Con: Anya Taylor-Joy, Ralph Ineson, Kate Dickie, Harvey Scrimshaw, Lucas Dawson.

1630. Il bigotto William, allontanato dalla comunità assieme alla moglie Katherine e ai cinque figli, trova sistemazione in una piccola casa ai confini del bosco. Ben presto l’ultimo nato viene misteriosamente sottratto alle cure della figlia maggiore Thomasin, il raccolto va a male e una serie di sventure comincia a decimare la famiglia e gli animali della fattoria.

Tutti volevano qualcosa mentre io volevo solo andarmene. Primo film, che io ricordi, senza conflitto nel plot. Per tutto il tempo subisco scherzi e battute dei protagonisti senza divertirmi sperando sempre che succeda qualcosa e non succede niente.

Baffi, colori saturi, jeans a vita alta, baseball, camice improponibili, vita da studenti, bevute, canzoni.

Storia di formazione? Forse.

A me ha formato subito due palle così e sono uscita senza sapere cosa volessero i protagonisti.

TUTTI VOGLIONO QUALCOSA – USA 2016 – 116’.

Regia: Richard Linklater.

Con: Austin Amelio, Temple Baker, Will Brittain, Zoey Deutch, Ryan Guzman.

Texas, 1980. L'anno in cui Reagan diventa presidente. Jake , lanciatore nella squadra di baseball, sbarca al campus qualche giorno prima di cominciare il corso universitario. La casa è affollata di compagni che pensano solo a godersi la vita con ragazze, birre e balli. Si innamora di Beverly, studentessa d'arte e approfitterà di ogni svago possibile prima degli studi.

Che la pazienza sia con voi!