Che cosa significa "diventare grandi"? Imparare ad assumersi responsabilità, lavorare, avere meno tempo per suonare la chitarra, per giocare ai videogames, e altre cose ancora. Certo. Ma… dover affrontare un pericolosissimo terrorista, il più pericoloso del mondo? Certo che no. Eppure… Raymond Ash è proprio in quella fase in cui, diventato grande, sente il rimpianto di quand’era "piccolo". Una moglie, un bambino, un lavoro da insegnante appena ottenuto e non proprio amato. Una vita così, che scorre dentro binari comuni a milioni di mortali, in cui il problema sono i conti da pagare o il bimbo che piange la notte. E poi, un giorno, una tappa all’aeroporto, e un volto tra la folla, che sembra… sembra proprio Simon Darcourt, ex-migliore amico di Raymond. Morto qualche anno prima in un incidente aereo… Chiaro che Raymond si è sbagliato. Ma allora, quei due tizi con la pistola che gli sparano addosso a pochi passi da casa? Tutto questo mentre i servizi di sicurezza e la polizia britannica sono in allarme rosso: pare che un dittatorello africano, che ha qualche motivo di risentimento contro la Gran Bretagna, abbia commissionato un attentato contro la "perfida Albione" allo Spirito Nero, il più pericoloso terrorista mercenario sulla piazza… La data dell’attentatone si avvicina inesorabile. Raymond viene rapito. Riesce a evadere, ma l’unica che gli dà retta è la piccola, tostissima Angelique, poliziotta di colore che sta dando la caccia al superterrorista… Certo, adesso Raymond pensa che sarebbe bello poter fare un bel reset, come se fosse una partita di Doom o di Quake, ma ormai è tardi. Ormai, Raymond deve davvero diventare "grande"…
Scritto benissimo (e adeguatamente tradotto) REAL LIFEtm è un thriller avvincente, che si fa beffe della (pallosissima) precisione documentaria alla Tom Clancy, e corre con un ritmo sempre più frenetico verso un finale spettacolare (come un videogame); ma è soprattutto un grande romanzo, pieno di vita, di intelligenza, di emozioni, senz’altro da suggerire ai critici che periodicamente decretano la "morte del romanzo". Uno di quei romanzi in cui è difficile non riconoscersi, non vedere un pezzetto della propria vita, come in uno specchio. Un romanzo del 2001, che en passant fustiga la cieca violenza dei terroristi con feroce, amara ironia. Quarto lavoro di Christopher Brookmyre pubblicato in Italia da Meridiano Zero, REAL LIFEtm rappresenta la conferma di un sicuro talento già messo in evidenza da Un mattino da cani, Il paese della menzogna e Scusate il disturbo. Straordinario.
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