Con il romanzo L’indizio (Dear Amy, 2016)  ha fatto il suo esordio più che positivo  la scrittrice californiana, ma di genitori inglesi, Helen Callaghan.

La protagonista della vicenda, Margot Lewis insegna in una scuola esclusiva nella città di Cambridge e inoltre collabora ad un giornale locale (The Cambridge Examiner) con una rubrica Dear Amy (Cara Amy) nella quale dispensa saggi consigli ai lettori che le scrivono.

Margot conduce una vita tranquilla, apparentemente serena ma qualcosa di particolare le è accaduto nel passato, un qualcosa che lei ha cercato sempre, con tutte le sue forze di dimenticare.

Un giorno dalla città scompare una ragazza di nome Katie Browne e nel prologo possiamo leggere il motivo del suo volontario allontanamento da casa e il successivo incontro con il suo probabile rapitore. La scomparsa suscita un certo scalpore, ma la polizia ritiene che il suo sia un allontanamento volontario in quanto la ragazza litigava continuamente con sua madre e il suo nuovo compagno.

Margot Lewis, invece ne resta particolarmente colpita ritenendo che la ragazza sia stata rapita come, sicuramente, era stata rapita quindici anni prima una ragazza di nome Bethan. La professoressa ritiene che i due casi siano collegati.

Pochi giorni dopo la scomparsa (o il rapimento di Katie) tra la posta diretta a Dear Amy la donna trova una lettera di un tenore molto diverso dal solito, è una disperata richiesta d’aiuto firmata da quella Bethan Avery rapita molti anni prima.

Quella lettera sembra un crudele scherzo di qualche mitomane e la polizia alla quale porta la lettera non sembra disposta a riaprire il caso ma una perizia calligrafica da quasi per certo che la lettera sia stata scritta proprio dalla stessa studentessa scomparsa.

Arrivano altre lettere che, sempre con la stessa firma, fanno riferimento a fatti che a suo tempo la polizia non aveva divulgato e questa faccenda attira l’attenzione di un criminologo, Martin Forrester che si è occupato di vari cold case fra cui la scomparsa di Bethan Avery.

Margot Lewis spronata dalla preoccupazione della scomparsa di Katie Browne e di quelle lettere che disperatamente chiedono aiuto, si espone in prima persona in una trasmissione televisiva senza pensare che anche il suo passato sarà controllato, facendo emergere quei vecchi fatti della sua vita che ha cercato sempre di dimenticare.

Ma poi anche Margot stessa diventa un bersaglio e la sua vita sarà in pericolo.

Un romanzo incalzante, in cui passato e presente si sovrappongono in un gioco di specchi che fa dubitare il lettore delle sue stesse convinzioni, fino a un finale del tutto inaspettato.

Un brano:

Cara Amy,

ti prego ti supplico TI SCONGIURO aiutami! Sono stata rapita da un uomo che mi tiene prigioniera nel suo scantinato. Dice che non potrò mai tornare a casa. Non so dove sono, non so cosa fare, nessuno sa che so qui.

Non so nemmeno da quanto tempo sono via ma mi pare un'eternità. Ho paura che smetteranno di cercarmi. Ho paura che mi uccida.

Ti prego aiutami presto,

Bethan Avery

Non c'era nient'altro. Nessun indirizzo a cui rispondere né indizi per capire da dove provenisse la lettera. Il timbro postale sulla busta attestava che era stata spedita il giorno prima da Cambridge, ma quello era tutto.

L’autrice:

Helen Callaghan è nata in California da genitori inglesi e ha trascorso la sua infanzia fra Stati Uniti e Inghilterra. Dopo aver interrotto gli studi, ha compiuto i lavori più svariati fra cui libraia esperta di fiction. Tornata sui banchi di scuola, si è diplomata e ha studiato Archeologia all'università di Cambridge, dove attualmente vive. L'indizio è il suo primo romanzo.

La “quarta”:

Margot Lewis, insegnante di liceo a Cambridge e curatrice della rubrica «Cara Amy» sul giornale locale, è abituata a ricevere richieste di consigli e di aiuto. Ma la lettera che ha appena ricevuto è diversa da tutte le altre: «Cara Amy, ti prego ti supplico ti scongiuro aiutami! Sono stata rapita da un uomo che mi tiene prigioniera. Non so dove sono. Non so nemmeno da quanto tempo sono via ma mi pare un’eternità. Bethan Avery». Il messaggio è inquietante di per sé, ma la cosa che lo rende scioccante è che Bethan Avery è il nome di una ragazza scomparsa quindici anni prima e mai più ritrovata, né viva né morta. Non solo: il suo arrivo coincide con la sparizione di un’altra studentessa, di cui non si capisce se sia sparita di casa volontariamente oppure no. Per Margot le cose sono collegate e non si capacita di come la polizia, a cui si rivolge, inizialmente non sembri prenderla sul serio, almeno fino a quando non interviene un esperto in cold case che, mentre le lettere continuano ad arrivare, tenta di riallacciare i fili di casi di adolescenti scomparse nel passato alla ricerca di un denominatore comune. Di fronte agli ostacoli che incontrano le indagini, a causa del tempo trascorso e di un clima di persistente diffidenza, Margot decide di esporsi in prima persona partecipando addirittura a una trasmissione televisiva, senza calcolare che la sua vita stessa verrà scandagliata, e il suo passato con tutte le sue zone d’ombra e i ricordi rimossi finirà sotto gli occhi di tutti. Compresi i suoi.

Helen Callaghan, L’indizio (Dear Amy, 2016)

Traduzione Elisabetta De Medio 

Casa Editrice Corbaccio, collana Top Thriller, pagg. 356, euro 16,90