La Sperling & Kupfer porta alla nostra conoscenza un interessante autore nel campo dei thriller, si tratta di Tod Goldberg. Autore, molto conosciuto negli Usa, che sicuramente diventerà un beniamino dei lettori italiani che non potranno non apprezzare il romanzo Gangsterland (Gangsterland, 2014) che sbarca in questi giorni di fine maggio nelle nostre librerie.
Il protagonista (in negativo) della vicenda si chiama Sal Cupertine, risiede a Chicago, è un marito irreprensibile, padre affettuoso e un serio professionista, molto apprezzato, nel suo lavoro. Infatti sono moltissimi anni che lavora per la Mafia di Chicago che apprezza moltissimo la serietà con cui porta a termine i suoi lavori e portare “a termine” i lavori che gli affidano i vari capi mafia della città vuol dire uccidere senza troppo rumore e senza farsi notare. Altra caratteristica di Sal è quella di avere una memoria fantastica e di ricordare tutto, ogni minimo particolare di una scena. Quasi una memoria fotografica.
Ora è nei pasticci, grossi pasticci. Il suo compito era entrare in contatto (senza ucciderli) con dei trafficanti di droga, l’appuntamento era in una stanza d’albergo. L’incontro era avvenuto senza alcun problema e la droga, tanta droga, risultava di ottima qualità.
Appena lasciato l’albergo Sal si chiede del perché i trafficanti hanno voluto l’incontro nella stanza di un albergo, poi con la sua memoria prodigiosa rivede la stanza e il bagno: tutto immacolato e nessuno spazzolino per lavare i denti. Tornato nell’albergo, parla con l’addetta alla reception scoprendo, con un trucco, che la camera era stata già pagata da un certo Jeff Hopper che lavorava per un ente governativo…l’FBI.
Così torna nella camera e uccide tre agenti governativi. La mafia non vuole avere problemi con l’FBI, così per salvare Sal lo fa scomparire. Al suo posto sarà trovato un cadavere assolutamente non identificabile bruciato dentro la sua auto e con i suoi documenti, mentre Sal nascosto dentro un grosso camion frigorifero affronta un lungo viaggio e tante lunghe, dolorose operazioni che ne mutano totalmente l’aspetto.
Ora si trova a Las Vegas affidato al capo mafia locale, che dopo le operazioni chirurgiche e lezioni intensive sulla Torah, Bibbia, Pentateuco e altre cose del genere dovrà impersonare la figura di un ebreo e precisamente si chiamerà David Cohen e sarà il vice del rabbino Kales che insieme al mafioso locale (che ha sposato una sua figlia) ha le mani in pasta in molte faccende più o meno oneste.
A Chicago, Jeff Hopper agente anziano dell’FBI, avendo fatto l’errore di pagare l’albergo con il suo nome in evidenza e provocato così la morte dei suoi colleghi, ha avuto un arresto quasi totale della sua carriera; ma Jeff è quasi sicuro che Sal non sia morto e si mette sulle sue tracce.
Sal ora si trova bene nella parte di un rabbino e rivede il suo passato sotto un altro aspetto, ma al contempo non ha dimenticato sua moglie e suo figlio. Sa che sua moglie sarà controllata sempre dall’FBI, pertanto tornare a Chicago o farla venire (con il figlio) a Las Vegas sarebbe contro gli ordini dei suoi capi mafiosi e vorrebbe dire la morte di tutti oppure nel caso più fortunato il suo arresto da parte dell’FBI.
Al lettore non resta che leggere questo divertente e avvincente thriller per sapere come andrà a finire
l’autore
Tod Goldberg è autore di thriller e racconti gialli che sono stati premiati dalla critica americana.
Scrive regolarmente per le più importanti testate, dal Los Angeles Times al Wall Street Journal.
la quarta:
Sal Cupertine è un serio professionista di Chicago, marito fedele e padre affettuoso.
È famoso per la sua prodigiosa memoria, tanto che nel suo ambiente lo hanno soprannominato Rain Man, niente di personale.
Anzi, il datore di lavoro apprezza moltissimo le sue doti, soprattutto la leggendaria discrezione: Sal opera con precisione chirurgica e non lascia mai tracce.
Perché Sal è un killer al soldo della mafia di Chicago, il migliore.
Almeno fino a quando commette il suo primo sbaglio: ammazza tre agenti dell'FBI.
Un errore che sarebbe fatale per chiunque, però a Sal è offerta una via d'uscita.
Scortato a Las Vegas da tre «colleghi» e convinto di essere condannato a morte, Sal si ritrova invece affidato al paterno e potentissimo boss locale.
Che gli offre una nuova, specchiatissima identità: quella di David Cohen, il vice del rabbino Kales, anche lui amico degli amici.
Diversi interventi chirurgici dopo, con una faccia sorprendentemente nuova – e presumibilmente insospettabile – Sal memorizza la Torah ed elargisce perle di saggezza mescolate a citazioni da Bruce Springsteen, mentre gestisce quello che sta diventando, non sempre ufficialmente, il più affollato cimitero del Nevada.
Tutto sembra scorrere tranquillo, se non fosse per un agente dell'FBI che non si lascia per niente ingannare dalle apparenze.
Trovare Sal è la sua missione, catturarlo una sfida all'ultimo sangue.
Gangsterland di Tod Goldberg (Gangsterland, 2014)
Traduzione Annalisa Garavaglia
Sperling & Kupfer, collana Pandora, pagg. 344, euro 18,90
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