La casa editrice Lit Edizioni con il marchio Elliot porta nel nostro paese uno dei migliori scrittori di thriller della Polonia: Mariusz Czubaj, con un romanzo dal titolo brevissimo 21:37 (21:37). Un titolo che avrà un significato ben chiaro leggendo il romanzo.
21:37 è il primo romanzo di una serie che ha come protagonista il commissario Rudolf Heinz, conosciuto con il soprannome di “hippie” dai suoi amici, suona la chitarra, è visto come una persona strana dai suoi colleghi poliziotti, è un bravissimo profiler e il suo modo di vedere le cose in maniera differente dagli altri lo porta a essere molto bravo nel suo lavoro.
La sua vita familiare è quasi fallimentare, vive solo con suo figlio che in pratica non vede quasi mai e comunicano con bigliettini e in più c’è un punto molto oscuro nel suo passato.
Vive e lavora a Katowice e mentre si sta occupando dell’assassinio di una donna di circa quarant’anni uccisa con numerose colpi di pugnale, deve interrompere tutto in quanto viene convocato d’urgenza a Varsavia.
Presso il Centro Olimpico della capitale sono stati trovati i corpi di due seminaristi, sono morti soffocati e infatti le loro teste e i volti sono stati trovati coperti da un sacchetto di plastica.
I due giovani, di circa vent’anni, frequentavano una scuola teologica di Varsavia, sui due sacchetti è stato disegnato un triangolo e le cifre 21 e 37.
Per risolvere questo duplice assassinio nella capitale è stata costituita una squadra speciale che si occupa di investigare solo sulla morte dei due giovani ed è stata richiesto l’ausilio di Heinz in quanto è il migliore profiler ed esperto in casi in cui è coinvolta la chiesa.
Arrivato in città il profiler viene informato delle indagini in corso, così apprende che i due erano gay, e quell’indicazione 21:37 è proprio l’ora della morte del papa polacco.
Heinz capisce subito di trovarsi davanti a una indagine molto complicata, e mentre cerca elementi che l’aiutino a risolvere il caso deve anche affrontare i fantasmi che emergono dal suo passato.
Con questo autore, il lettore scoprirà che anche nei paesi dell’est vi sono scrittori capaci di rivaleggiare con quelli di lingua anglosassone e del nord europa.
Non possiamo che sperare che vengano pubblicati gli altri romanzi della serie del profiler Rudolf Heinx.
L’autore:
Nato nel 1969, antropologo culturale e docente alla Scuola Superiore di Psicologia Sociale di Varsavia, è autore di altri fortunali gialli, due dei quali scritti a quattro mani con Marek Krajewski.
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La “quarta”
Il commissario Rudolf Heinz, tra i migiori profìler della Polonia, vive a Katowice insieme al figlio diciottenne, con il quale comunica solo attraverso post-it. Suona una chitarra Les Raul e porta al collo il plettro appartenuto a Stevie Ray Vaughan. Affetto dalla sindrome di Raynaud. che a volte gli blocca le articolazioni, odia i nuovi ricchi e si presenta dicendo 'Heinz: come la marca di ketchup". Rudolf viene convocato a Varsavia per condurre le indagini sul delitto di due seminaristi, trovati schiena contro schiena, le teste in due sacchetti con sopra tracciati due triangoli e le cifre 21 e 37. Non sarà semplice per Heinz destreggiarsi in un paese dominato dalla smania del denaro facile e condurre le indagini per scoprire il colpevole, mentre affronta fantasmi tornati da un passato pericoloso. Premiato alla sua uscita come "Miglior thriller dell'anno" e tradotto in molti paesi. 21:37 è l'ennesima prova del felice momento vissuto dal genere crime in Polonia.
21:37 di Mariusz Czubaj (21:37)
Traduzione Raffaella Belletti
Lit Edizioni, marchio Elliot, pagg. 247, euro 16,50
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