La Sperling & Kupfer nei giorni di fine aprile ha inviato nelle librerie il secondo thriller scritto da Stefan Ahnhem dal titolo L’angelo di ghiaccio (Den Nionde Graven, 2015).

L’autore, che è anche un famoso sceneggiatore, ha fatto un clamoroso esordio con il romanzo Domani tocca a te (Offer Utan Ansikte, 2014), che, a detta dello scrittore, era il primo titolo di una serie dedicata all’ispettore Fabian Risk, e infatti anche nel presente volume ritroviamo questo ispettore, un protagonista che noi lettori abbiamo subito trovato interessante.

L’ispettore è sposato con Sonja, hanno due figli, e il matrimonio ha avuto un momento di crisi per una relazione che Fabian ha avuto con Niva, una bella e vulcanica donna, sua collega.

Nel precedente romanzo Risk ha risolto brillantemente il caso di un serial killer che uccideva delle persone che apparivano in una foto scattata durante il periodo scolastico.

Nel prologo del presente romanzo leggiamo come un uomo ferito a morte e chiuso in un convoglio di prigionieri, riesce a scrivere poche frasi su di un foglio, chiuderlo in una busta e gettare il tutto fuori, nella speranza che qualcuno la raccolga e la faccia arrivare al destinatario, e incredibilmente questa lettera, dopo un avventuroso viaggio durato un anno, quattro mesi e sedici giorni viene finalmente spedita al destinatario che si trova in Svezia. Ma chi ha reperito il giusto indirizzo non ha la minima idea delle conseguenze… Questo avveniva tra il 1998 e il 1999.

Poi l’azione si sposta nel 2009. Sofie Leander viene immobilizzata con una iniezione e portata fuori dall’ospedale dove era andata per un controllo delle ovaie. Il medico(?) che le ha fatto l’iniezione, la porta in una stanza, la passa dalla barella a un tavolo munito di varie cinghie e di un buco di dieci centimetri posto al centro poco oltre la metà. Strettamente legata a questo tavolo la donna riesce a vedere su di un tavolo vicino vari strumenti chirurgici e capisce perché era stata portata via e cosa l’aspettava.

In una altra zona Carl-Eric Grimas, Ministro della Giustizia lascia il parlamento dopo un aspro dibattito, passando da una uscita secondaria per evitare la stampa. E’ sua intenzione raggiungere l’auto che l’attende a poca distanza, ma da quel momento del ministro si perdono le tracce, è misteriosamente scomparso, sull’auto non è mai arrivato.

Fabian e il suo capo vengono convocati nella sede della Sapo dove apprendono dell’accaduto, e saranno invitati a indagare con urgenza su questa scomparsa, mentre la notizia si cercherà di tenerla segreta il più a lungo possibile.

Fabian e la sua collega Malin Rehnberg, che è in stato di avanzata gravidanza, hanno pochi elementi su cui indagare, si scopre che il telefono cellulare del ministro è stato gettato in un canale, ma il ministro aveva un secondo cellulare di cui nessuno sapeva nulla. Qualche tempo dopo, del ministro verrà trovato il cadavere, privo degli organi interni.

I due investigatori scoprono che nulla è come sembra, ci sono in azione interessi segreti che vogliono che la verità non venga fuori.

Nel contempo a Copenaghen viene trovato, nella sua casa il cadavere della moglie di un anchor-man. La donna è stata brutalmente uccisa e sventrata e ovviamente il marito è il primo sospettato, ma Dunja Hougaard che conduce le indagini è convinta altrimenti e le tracce la portano in Svezia e infatti la sua indagine avrà degli stretti collegamenti con quella che conduce Fabian, e i due unendo le forze scopriranno di trovarsi di fronte a un pericolo reale e agghiacciante.

La nona tomba (questa è la traduzione letterale del titolo originale) è un thriller complicato ma assolutamente avvincente che terrà il lettore legato alle pagine anche se molte scene descritte sono di una grande crudezza.

L’autore:

Stefan Ahnhem vive a Stoccolma, dove è nato nel 1966. Famoso sceneggiatore, ha lavorato per il cinema e la tv, spaziando dalla commedia al thriller. Ha iniziato la serie con l'ispettore Risk in Domani tocca a te, un successo internazionale. L'angelo di ghiaccio è il secondo romanzo con Fabian Risk, bestseller in Scandinavia e vincitore del premio Crimetime Specsavers.

La “quarta”

Molti saranno inorriditi dalle mie azioni. Alcuni le riterranno una vendetta per tutte le ingiustizie commesse. Altri un gioco assurdo per raggirare il sistema e dimostrare fin dove ci si possa spingere. Ma la maggior parte sarà d'accordo nel considerarle solo come le azioni di una persona estremamente malata.

Avranno tutti torto…

Nel buio fitto dell'inverno svedese, il ministro della Giustizia lascia preoccupato il palazzo governativo, dopo un lungo e acceso dibattito. Per evitare i giornalisti, l'uomo decide di usare l'uscita laterale dove si trova la sua macchina.

Ma non la raggiungerà mai. Di lui rimangono solo il cellulare «ufficiale», ripescato nel canale di fronte all'edificio, e quello segreto. Che si trova in un appartamento insieme ai vestiti, all'agenda – e a un tavolo dotato di cinghie. Di lui sarà ritrovato il cadavere privo degli organi.

Negli stessi giorni, ma a Copenhagen, viene ritrovato il corpo straziato della moglie di un famoso giornalista televisivo. E se il primo sospettato sembra proprio il marito, l'ispettore Dunja Hougaard non si lascia ingannare dalle apparenze. Perché ricorda molto bene alcuni casi irrisolti del passato che presentano ben più di un'analogia con l'omicidio della donna.

Mentre l'ispettore Fabian Risk indaga sulla morte del ministro a Stoccolma e la Hougaard segue una vecchia pista a Copenhagen, qualcuno muove fili invisibili che faranno incrociare le loro strade. In un modo molto più agghiacciante e pericoloso di quanto abbiano mai potuto immaginare.

L'angelo di ghiaccio è un thriller adrenalinico e durissimo che non lascia spazio alla misericordia, e svela scenari inquietanti a un ritmo mozzafiato. Scandinavo o no, un autore che affonda la penna nelle radici del male. A tutti i livelli.

L’angelo di ghiaccio di Stefan Ahnhem (Den Nionde Graven, 2015)

Traduzione Roberta Nerito 

Sperling & Kupfer, collana Pandora, pagg. 453, euro 19,90