L’Inghilterra è devastata da una siccità che dura da più di tre anni. La società è allo stremo, nuove misure di emergenza sono state varate e la vita delle persone è sconvolta e arida come la terra. In una sola località, detta il Pozzo, continua a piovere e la campagna si mostra verde e lussureggiante. Un mistero che non ha nessuna spiegazione, nemmeno per i nuovi proprietari di quella terra, Ruth e Mark, che loro malgrado vedranno la loro vita cambiare e precipitare da quella che solo apparentemente è una benedizione, ma che molto presto si trasformerà nella più crudele delle maledizioni. In una società in cerca di miracoli e redenzioni nascono nuove religioni, come il fantomatico culto della Rosa di Gerico, di cui Ruth diventerà sacerdotessa dalle sembianze messianiche. Una “vocazione” fanatica che la porterà a distaccarsi dalla sua famiglia e che condurrà alla misteriosa e sconvolgente morte del suo nipotino. Ma chi ha ucciso il piccolo Lucien? E’ stata forse lei in stato di esaltazione mistica? E’ stato suo marito Mark, su cui pesano incoffessabili sospetti di pedofilia? E’ stata qualche seguace della sua nuova religione?
Il Pozzo di Catherine Chanter, è pubblicato in Italia dall’editore Marsilio, nella collana farfalle, e si tratta di una proposta nuova rispetto alla narrativa scandinava in cui l’editore è specializzato, ma soprattutto si tratta di un grande romanzo che propone nel panorama italiano una nuova sorprendente autrice e una storia che ha conquistato milioni di lettori e che presto diverrà una serie televisiva.
Il Pozzo è un romanzo denso e corposo (oltre 400 pagine), di grandissima intensità. Un thriller psicologico di grande impatto che cattura il lettore avvolgendolo e guidandolo verso un abisso di follia e paura. Ma si tratta di una follia reale e concreta, che si insinua subdola e spietata fra le pagine e così si assiste alla trasformazione della protagonista da donna amorevole a fanatica religiosa e il paradiso terrestre che la circonda diviene oscuro e malsano. Un’atmosfera di inquietudine serpeggia fra le pagine, e pesa sull’animo come un manto denso e soffocante, con una eccezionale prova di scrittura. Lo stile della Chanter è infatti strepitoso, ricco e raffinato. Una narrazione di altissimo livello che affascina, ammalia e fa precipitare nei recessi più crudeli della mente umana.
La protagonista Ruth è descritta con un introspezione psicologica sorprendente che travalica qualsiasi tipo di inquadramento nella mera letteratura di genere, ma che sfocia nella grande narrativa. La sua vita, i suoi tormenti, dubbi e dolori divengono inevitabilmente le nostre stesse emozioni, sino a una finale che chiarirà tutto. Tutti i sottili fili della trama, e del dramma, verranno tesi e ogni tessera di questo inquietante puzzle andrà al suo posto.
Un storia affascinante e di grande impatto. Un romanzo scritto con maestria. Una storia che non si riuscirà a dimenticare. Da leggere assolutamente.
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