Dalle acque di Venezia emerge un cadavere eccellente. Michele Albrizzi era un uomo potente e conosciuto, immobiliarista legato alla politica con molte ombre oscure nel suo passato. Il suo cadavere è un peso scomodo per molte persone, e le pressioni per archiviare tutto come un inspiegabile suicidio peseranno sulle spalle del Commissario Aldani. Ma c’è qualcosa che non quadra, una nota stonata, un piccolo particolare discordante che incrina il conciliante quadretto del suicidio, e che porta gli inquirenti verso una realtà ben diversa, fatta di intrighi politici, interessi economici e tragedie familiari.
Acqua morta di Michele Catozzi, è pubblicato da Tea Edizioni, e costituisce il primo caso del Commissario Nicola Aldani, un nuovo personaggio del giallo italiano che si presenta con tutte le carte in regola per far parlare di se, tranquillo e riflessivo, ha il particolare viziaccio di ricercare la verità a qualunque costo.
Il romanzo di Catozzi è stato il vincitore dell’edizione 2014 del torneo letterario IoScrittore, guadagnandosi così il suo posto fra i scaffali delle librerie. Infatti, Acqua morta ha diverse frecce al suo arco, punti di forza che lo fanno spiccare fra le tante nuove proposte che imperversano nel mercato editoriale. Innanzi tutto l’ambientazione veneziana, affascinante e particolare, che cattura il lettore e viene splendidamente descritta dall’autore… dimenticatevi i frenetici inseguimenti su auto rombanti, qui i ritmi sono lenti e calibrati, e al limite si fa una corsa con il motoscafo guidato dallo spericolato appuntato della P.S. E poi c’è lo stile di Catozzi, rapido e veloce, fatto di dialoghi scattanti e taglienti, intervallati da profonde riflessioni sul caso. Una lettura che scorre via con una fluidità disarmante. Altro elemento da apprezzare, pagina dopo pagina, è l’intreccio della storia, una complessa ragnatela di indizi e false piste, misteri e segreti, che si dipana lentamente, ma i cui nodi fatti di collusioni politiche, interessi economici, rancori, violenza e sesso tengono avvinti i personaggi della storia facendoli ballare come tante marionette in attesa di un finale che getterà una luce tremolante e crudele su una verità inattesa.
Un romanzo ben costruito, una storia ben raccontata, un libro da leggere tutto d’un fiato, in attesa della prossima indagine del commissario Aldani.
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