La Bollati Boringhieri editore nella collana Saggi ha recentemente pubblicato un volume dal titolo (molto indicativo) I nazisti della porta accanto (The Nazis Next Door. How America Became a Safe Haven for Hitler’s men, 2014); anche nella traduzione italiana il sottotitolo riporta: Come l’America divenne un porto sicuro per gli uomini di Hitler.
Questo saggio è stato scritto da Eric Licthblau, un giornalista Premio Pulitzer, che è un grande esempio di giornalismo investigativo, che con il suo lavoro attento, minuzioso, quasi pignolo e basato su ricerche di prima mano ha raccolto delle prove inoppugnabili di come, subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, i principali enti governativi degli Usa accolsero e diedero un riparo sicuro a decine e decine di uomini che fino al giorno prima erano dei fedelissimi di Hitler.
In questa acuta e coinvolgente ricostruzione di fatti, di cui pochissime persone erano al corrente, il giornalista Eric Lichtblau svela la storia segreta di come l'America divenne la nuova patria di migliaia di criminali di guerra nazisti, dopo la Seconda guerra mondiale, molti dei quali erano scienziati e spie portati negli Stati Uniti dalla OSS e la CIA come possibili attori contro in nuovi nemici: i comunisti.
Per ironia della sorte, i nazisti cominciarono il loro volo verso l'America nei mesi subito dopo la fine della guerra, proprio mentre erano ancora detenuti migliaia di sopravvissuti all'Olocausto in campi di "sfollati". Basandosi su un “tesoro” di documenti governativi una volta segreti e decine di interviste con i partecipanti di questo capitolo poco noto della storia del dopoguerra, Lichtblau racconta la storia scioccante e vergognosa di come l'America era diventata un rifugio sicuro per gli uomini di Hitler.
Un classico esempio, e il suo nome è conosciuto in tutto il mondo, è quello del barone Wernher Magnus Maximilian von Braun che da ideatore delle V-2 e considerato dalla Gran Bretagna un criminale di guerra, riuscì a organizzare una fuga (per non cadere nelle mani dei temuti sovietici) verso le truppe americane insieme a ben 500 persone. Gli statunitensi compresero subito il suo grande talento lo impiegarono subito in quell’organismo che poco dopo si chiamò NASA e von Braun da criminale di guerra divenne il famoso padre della missilistica americana, e nel 1975 ricevette la National Medal of Science.
Altro esempio invece sconosciuto alla quasi totalità del popolo americano (per non parlare della popolazione mondiale) è rappresentato dal tenente delle SS Otto von Bolschwing che fu uno stretto collaboratore di Eichmann per lo sterminio degli ebrei.
Quando von Bolschwing, veramente lungimirante, si rese conto che il Terzo Reich sarebbe stato sconfitto, iniziò a passare informazioni agli Stati Uniti, spacciandosi per oppositore dei nazisti. Per poi entrare, dopo la guerra, nel libro paga della Cia, impegnandosi a stanare i comunisti, nuovi nemici dell'America, e le alte sfere della Cia ben sapevano che criminale feroce era eppure il suo passato fu ben “ripulito”.
E ben triste scoprire che mentre persone come Elizabeth Holtzman, deputata al Congresso, Eli Rosenbaum, e per uscire fuori dagli Usa Simon Wiesenthal,. sopravvissuto all'Olocausto, davano la caccia a questi feroci criminali di guerra, enti governativi come la Cia e altri, nascondevano in ogni modo le prove e i documenti comprovanti i crimini commessi.
l’autore:
Eric Lichtblau (Syracuse, New York, 1965) è un giornalista investigativo, attivo nella sede di Washington del «New York Times», e vincitore del premio Pulitzer nel 2006 grazie a una serie di articoli dedicati alle registrazioni telefoniche illegali autorizzate da George W. Bush dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001. Ha lavorato per il «Los Angeles Times», ed è autore di Bush’s Law. The Remaking of American Justice. Per la scrittura di questo libro – il primo dell’autore tradotto in italiano – è stato Professore ospite presso lo United States Holocaust Museum di Washington.
la quarta:
Il Premio Pulitzer Eric Licthblau ci regala con questo libro l’acuta e sconvolgente ricostruzione di fatti che credevamo di conoscere, ma che nessuno prima di lui aveva raccontato nei particolari. Eric Lichtblau ha controllato meticolosamente documenti inediti e ha raccolto preziose testimonianze, ricostruendo i fatti di una storia vera che ha dell’incredibile. Leggendo queste pagine si ha l’impressione di avere davanti agli occhi la sceneggiatura di un film di fantaspionaggio: la storia di come l’America divenne un rifugio sicuro per gli uomini di Hitler.
È ampiamente noto che dopo il crollo del Terzo Reich migliaia di gerarchi nazisti trovarono rifugio in Sudamerica. Criminali di guerra come Mengele, Eichmann, Priebke, Barbie e numerosi altri fuggirono indisturbati, avvalendosi dell’assistenza di una misteriosa ed efficiente organizzazione, nome in codice Odessa, che operava in tutta Europa anche con l’aiuto di alte autorità ecclesiastiche e della Croce Rossa.
Si sospettava che dopo la guerra molte centinaia di nazisti si fossero insediati indisturbati anche negli Stati Uniti. Incredibilmente, molti di loro, benché riconosciuti come criminali di guerra, furono reclutati dall’FBI e dalla CIA e utilizzati come informatori negli anni della Guerra fredda. A molti furono ribaltate le imputazioni a loro carico grazie all’intervento diretto del capo dell’FBI, J. Edgar Hoover. Secondo quanto contenuto nei documenti che Lichtblau ha potuto esaminare dopo la loro desecretazione, le autorità dell’FBI e della CIA erano convinte che la collaborazione dei nazisti «moderati» potesse risultare utile per la sicurezza degli Stati Uniti. Fu così che per molti anni, protetti dalla passività e dall’acquiescenza delle agenzie americane, personaggi come Ivan Demjanuk, meglio noto ai sopravvissuti del campo di concentramento di Sobibor come Ivan il Terribile, Otto von Bolschwing, già ufficiale delle SS e stretto collaboratore di Adolf Eichmann, Jakob Reimer, noto per aver partecipato alla «liquidazione» del ghetto di Varsavia, e numerosi altri nazisti, vissero indisturbati negli Stati Uniti in quanto «meritevoli di protezione».
I nazisti della porta accanto. Come l’America divenne un porto sicuro per gli uomini di Hitler (The Nazis Next Door. How America Became a Safe Haven for Hitler’s men, 2014)
Traduzione Susanna Bourlot
Bollati Boringhieri editore, collana Saggi, pagg. 315, euro 23,00
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