Dopo un lustro abbondante da Sangue del mio sangue, tornano i fratelli Roberto e Fabrizio Corsaro — il primo avvocato, il secondo giornalista — protagonisti della serie di romanzi scritti da Salvo Toscano che, con Insoliti sospetti, giunge alla quarta puntata. Questa volta il pasticciaccio cui devono far fronte i fratellini è più che brutto: Fabrizio è all’Ucciardone accusato di omicidio e Roberto, nell'imbastire la difesa, si ritroverà a carambolare da Palermo ad Agrigento, ricucendo su questa direttrice che taglia la Sicilia in due, un tessuto intrecciato dai fili del malaffare, della politica e della psicopatologia familiare.
Come sempre nei romanzi dei Corsaro, la vicenda è narrata in prima persona da Roberto e Fabrizio che si alternano creando nel montaggio una sospensione di hitchcockiana memoria. Rob&Fab sono — con le dovute differenze: nessuno dei due mena di kung fu — gli Hap&Leonard italiani: mal assortiti, sgangherati, ironici e con un gran senso della giustizia.
Salvo Toscano non è il Joe R. Lansdale siculo, ma come lui è un onesto artigiano della scrittura: sa con esattezza quanta carne mettere (a) sul fuoco e la forza dei suoi personaggi sta nella verosimiglianza. L’equilibrio tra tragedia e commedia è sempre in perfetta tensione. Yin e yang narrativo: non è poco.
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