È stata resa nota da poco la line up dell’edizione 17 del FEFF di Udine (mentre il calendario giornaliero vero e proprio uscirà a breve).
Diversi i film-evento che si preannunciano spettacolari, a cominciare da due titoli in coproduzione Cina-Hong Kong: il kolossal che ammicca al cinema hollywoodiano Dragon Blade di Daniel Lee, con Jackie Chan affiancato da Adrien Brody e John Cusack, nonché il nuovo epic action di Tsui Hark, The Taking of Tiger Mountain.
Totalmente cinese è il film debutto del blogger e scrittore di culto Han Han (pubblicato in Italia da Metropoli d’Asia il suo Le Tre Porte), il roadmovie The Continent incentrato sulle insicurezze di una generazione allo sbando, quella dei trentenni cinesi. Mentre totalmente hongkonghesi sono due noir, Gangster Payday di Lee Po-cheung e Port of Call di Philip Yung.
Incuriosisce anche il nuovo film di Herman Yau, Sara, stavolta alle prese con un social drama e non con un violento noir.
Soltanto tre quest’anno i film da Taiwan (che personalmente ogni anno al FEFF trovo quasi sempre quelli più interessanti), tra i quali la commedia Cafe. Waiting. Love di Chiang Jin-lin, mentre numerosi sono come sempre sia i giapponesi che i coreani, fra i quali segnaliamo il scifi Parasyte 1 e 2 di Yamazaki Takashi, il noir Gangnam Blues di Yoo-ha e il drama tutto al femminile Cart di Boo Ji-yong.
Anche quest’anno saranno presenti alcuni cortometraggi hongkonghesi selezionati dal Festival Fresh Wave di Hong Kong e la sezione speciale retrospettiva vedrà nuovamente protagonista Hong Kong con una serie di classici delle arti marziali, fra i quali Once Upon a Time in China di Tsui Hark.
Nella sezione capolavori restaurati, invece, segnaliamo Stage Sisters, un drammatico cinese di Xie Jin.
Ma l’edizione 17 si distingue dalle altre però sopratto per le novità: per la prima volta vi sarà un film dalla Cambogia, The Last Reel della debuttante Kulikar Sotho, in parte incentrato sul potere del cinema e sul ricordo; per la prima volta, vi sarà una sezione documentaristica, dove spicca In the Kingdom of Dreams and Madness di Mami Sunada, che ci parla dello Studio Ghibli e di come nascono film leggendari come quelli di Miyazaki.
Inoltre, per la prima volta il FEFF apre le porte al cinema non orientale, ospitando quattro titoli provenienti dal Sitges, il più importante festival del cinema fantastico del mondo, fra i quali segnaliamo Hyena di Gerard Johnson.
Insomma, un FEFF all’insegna dell’incontro fra Oriente e Occidente in nome dell’amore comune per il cinema.
Qui il trailer del FEFF 17:
http://tinyurl.com/FEFF17-festival-trailer
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