Si avvicina inesorabile la fine di un ciclo decennale: siamo infatti alla 199ª avventura del Principe delle Spie Malko Linge, che è “morto” alla 200ª con il decesso del suo autore, Gérard de Villiers.
In attesa di scoprire quale sarà il destino della testata italiana nel 2015 - la Mondadori non ha ancora annunciato il numero di gennaio! - Segretissimo SAS n. 84 porta in edicola a dicembre questo inedito: Operazione Kabul, parte seconda (Sauve-qui-peut à Kaboul, tome 2, 2013).
Dalla quarta di copertina:
L’attentato contro Hamid Karzai è fallito. È passata appena un’ora e la reazione del presidente afghano al tradimento degli americani non si farà attendere. La sua rabbia si scatenerà innanzitutto contro l’agente incaricato della missione. E Malko Linge sa bene di avere i minuti contati, per provare a cavarsela ancora una volta. Deve subito lasciare l’hotel, il primo posto dove i mastini dell’intelligence locale verranno a cercarlo. Per andare dove? Non può ottenere protezione dai suoi sponsor, perché significherebbe coinvolgere la CIA e il governo degli Stati Uniti nell’operazione. La sua unica amica è la pistola che tiene alla caviglia. Qualcosa si inventerà, mentre vaga mescolandosi alla folla per le vie di Kabul. L’aeroporto è off limits, e gran parte delle strade che portano fuori dalla capitale lo condurrebbero dritto fra le braccia amorevoli dei talebani. Peraltro, finire in mano agli sgherri di Karzai gli garantirebbe al massimo una morte pietosa dopo le torture. Niente male, come alternativa. Non che al Principe delle Spie dispiaccia l’idea della morte, anzi... purché non si tratti della sua.
Ecco l’incipit:
Il cuore di Malko accelerò.
Un pick-up verde della polizia stava entrando al Serena Hotel attraverso il grande cancello scorrevole. Rimase immobile al centro della hall. Il fallito attentato contro il presidente Karzai era avvenuto circa un’ora prima, e la reazione era già in corso. Hamid Karzai doveva essere furente di rabbia: gli americani lo avevano preso in giro facendogli credere, attraverso Mark Spider, che avevano rinunciato ad agire contro di lui.
E naturalmente la sua rabbia si sarebbe concentrata su Malko. Karzai sospettava già che lui si trovasse a Kabul per eliminarlo, cosa che aveva provocato il rapimento.
Prima di tutto avrebbe ordinato ai suoi uomini di arrestarlo.
Il pick-up verde voltò a destra e si diresse verso il parcheggio.
Malko si calmò. Si rimproverò per essersi lasciato prendere dal panico. Era l’NDS che doveva temere, non la polizia.
Nato a Parigi nel 1929 da una famiglia di militari con ascendenze aristocratiche, Gérard de Villiers inizia la carriera come giornalista, dopo essersi laureato in Scienze politiche. Nel 1965 scrive il primo romanzo con protagonista sas, Sua Altezza Serenissima Malko Linge: SAS a Istanbul. Seguiranno 200 avventure di SAS, e De Villiers introdurrà nella spy story elementi di sesso e di violenza prima sconosciuti. L’autore è scomparso nel 2013.
SAS. Operazione Kabul (parte seconda) di Gérard de Villiers (Segretissimo SAS 84), 182 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Sandro Ossola
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