Torna in edicola, questo dicembre, un grande classico che fa parte della riscoperta mondadoriana delle grandi antologie di Sherlock Holmes.
I Classici del Giallo Mondadori n. 1361 presenta Il taccuino di Sherlock Holmes (The Case-Book of Sherlock Holmes, 1927) di Sir Arthur Conan Doyle.
Dalla quarta di copertina:
Al 221B di Baker Street i misteri non finiscono mai. Un soldato di ritorno dal Sudafrica è sulle tracce di un ex commilitone cui è toccato un destino forse peggiore della morte. Un’affittacamere ha scoperto che la solitaria inquilina della sua pensione nasconde sotto il velo un viso orribilmente sfigurato. Che si tratti di un fabbricante di colori a riposo o del padrone di un impero minerario, di strappare un preziosissimo gioiello a un temibile ladro di diamanti o di salvare la figlia di un generale dalle grinfie di un barone austriaco, il quale oltre che un casanova è anche un uxoricida, non c’è cliente cui Sherlock Holmes neghi il suo aiuto inestimabile. Così come, da una bizzarra caccia a individui con lo stesso cognome fino agli atti di vampirismo che un uomo imputa alla seconda moglie originaria di un lontano paese, non esiste caso tanto enigmatico da sfuggire alla sua intelligenza sovrumana. L’arte della deduzione alla massima potenza, nelle ultime avventure del più grande investigatore.
Ecco l’incipit:
Temo che il signor Sherlock Holmes possa diventare come uno di quei popolari tenori che, avendo fatto il loro tempo, sono tuttavia tentati di prodursi in ripetuti inchini di commiato dal loro benevolo pubblico. Questo deve cessare e Holmes avrà la fine che tutti attende, nella realtà o nella finzione. Piacerebbe pensare che esista una sorta di limbo fantastico per le creature dell’immaginazione, un luogo strano, impossibile, dove gli innamorati di Fielding possano ancora corteggiare le belle di Richardson, dove gli eroi di Scott possano ancora camminare impettiti, gli amabili cockneys di Dickens suscitare una risata, e i tipi mondani di Thackeray proseguire nelle loro biasimevoli carriere. Forse in un angolino di un simile Valhalla, Sherlock e il suo amico Watson potrebbero trovare posto per qualche tempo, mentre magari un investigatore più astuto con un compagno perfino meno astuto potrebbe riempire la scena da loro lasciata libera.
Per sapere tutto dei racconti contenuti, si rimanda al blog-database “Gli Archivi di Uruk”.
Sir Arthur Conan Doyle (1859-1930), nato a Edimburgo, è probabilmente il più celebre autore di gialli di tutti i tempi e, con Edgar Allan Poe, uno dei padri fondatori di questo genere letterario. Dopo aver esercitato la professione medica e aver prestato servizio come ufficiale medico durante la guerra anglo-boera, si dedica a tempo pieno alla scrittura grazie all’immenso successo riscosso dal personaggio di Sherlock Holmes, il detective per eccellenza, immortale protagonista di numerosi romanzi e racconti.
Il taccuino di Sherlock Holmes di Sir Arthur Conan Doyle (I Classici del Giallo Mondadori n. 1361), 252 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Maria Gallone
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