Tradimenti e delitti all’interno di una villa veneta. Chi è l’assassino?

 

Le recensioni del thriller di Sergio Martino lette negli ultimi anni ci avevano incuriosito non poco: una storia liberamente ispirata al Gatto nero di Edgar Allan Poe; Luigi Pistilli come protagonista – accidenti, quanto ci ricorda James Caan in questo film!; un’ambientazione “gotica”, e qualche sequenza audace con la Fenech e la Strindberg.

Beh, ci dispiace dirlo ma Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave si è rivelato una mezza delusione. Pistilli offre una buona interpretazione e le due femmes fatales si fanno apprezzare, ma la trama – che dovrebbe anche riservare qualche colpo di scena – si segue con fatica, e si sfiora in parecchi momenti la noia.

L’impressione complessiva è quella di un’occasione mancata quanto a morbosità, erotismo, tensione e violenza: ingredienti fondamentali del cinema thrilling italiano degli anni Settanta su cui Martino in questa pellicola sembra non aver voluto puntare più di tanto (risultati decisamente superiori il regista li otterrà un anno dopo con l’ottimo I corpi presentano tracce di violenza carnale). Ecco perché il film, proposto per la prima volta in Dvd in Italia dalla Alan Young Home Video dopo essere stato già “riesumato” in VHS dalla Lamberto Forni qualche anno fa, rimane uno dei tanti reperti di quel filone un po’ scellerato che si dimenticano facilmente.

Semmai nella memoria rimangono non tanto le immagini “cruente” (come i primi piani del gatto nero con l’occhio trafitto, su cui Martino indugia quasi a voler conferire un che di sgradevolezza alla sua opera) quanto quelle che ci mostrano la Fenech senza veli, splendida co-protagonista di un film che avrebbe potuto essere ben altra cosa.

Extra

Il Dvd contiene il trailer originale