Entrare in una setta per riempire una vita vuota e sentirsi finalmente importante. È quanto viene suggerito alla protagonista del romanzo del trentenne milanese Umberto Maggesi, Setta bugiarda (240 pagine, 12 euro) pubblicato da Stampa Alternativa nella collana Eretica e appena presentato da Paolo Bianchi alla Libreria del Giallo di Milano.
"Ho scritto questo libro" racconta l’autore, "perché spaventato dalla quotidianità delle sette. In Italia ci sono oltre ottantamila persone che fanno parte di qualche setta, piccola o grande che sia. Molte sono felici, almeno apparentemente. Molte altre meno, se non già in causa e alla disperata ricerca di una via di fuga. Può sembrare strano, ma è molto facile venire irretiti da chi va in giro a cercare adepti per una setta. Basta conoscere i propri polli, magari ascoltando le conversazioni degli altri o recuperando informazioni ad hoc in un archivio riservato. Poi, scoperto il problema della vittima designata, si presenta una soluzione comoda e rassicurante."
La ragazza di Setta bugiarda, Laura, è sola da sempre e ha smesso di aspettare l’evento che le cambierà (in meglio) la vita. Non ha mai avuto una storia d’amore importante, mentre la sorella maggiore è sposata con un uomo ricchissimo, è madre di due bambini adorabili e vive in una splendida villa. La sera, quando non è impegnata a fare da babysitter ai nipoti, per permettere alla sorella di continuare a godersi la vita, Laura guarda la tivù e non risponde al telefono, per far credere ai familiari che sia in giro a divertirsi. Maurizio, bel ragazzo dalla chioma fluente e gli occhi magnetici, piomba una mattina nel suo negozio cercando un vestito per un’amica, e subito la ricopre di attenzioni e complimenti, prima di invitarla a un incontro molto speciale. "Di che si tratta?" chiede Laura, già spalmata ai suoi piedi. "È difficile da spiegare, devi venire per capire" risponde l’altro laconico.
L’amicizia di Maurizio, la conoscenza del santone David e l’ingresso nella setta, con l’accettazione di tutte le sue regole, sembrano dare una bella svolta alla vita della ragazza, che dopo aver trovato tanti nuovi amici imparerà a ribellarsi alle prepotenze della sorella. Poi però, la necessità di abbandonare tutto per stare dietro alle esigenze sempre più pressanti della setta, precipiterà Laura in un abisso di paura e solitudine da cui sarà sempre più difficile uscire.
Sostenuto da un ritmo incalzante e da uno stile asciutto, Setta bugiarda è un romanzo di formazione al contrario che, attraverso la storia di Laura, espone in modo lucido e creativo i meccanismi cui ricorrono le sette distruttive per fare adepti e i pericoli cui si va incontro una volta entrati nell’ingranaggio.
"Naturalmente non tutte le sette sono cattive" chiosa l’autore. "Per essere credibile un’organizzazione deve sorreggersi almeno su due pilastri: la chiarezza degli intenti, che non devono essere celati o mutare a seconda del bisogno dell’adepto, e la possibilità di recessione senza strascichi. Ogni tanto poi ci vuole anche una sana critica costruttiva. Se il Maestro ha sempre ragione, allora qualcosa non va."
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